Le prestazioni socio-educative svolte da una azienda agricola che risulta iscritta nei registri regionali delle Fattorie didattiche, sono esenti ai fini Iva. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la risoluzione 77E del 16/10/2018.
La risoluzione nasce da una richiesta di chiarimenti da parte di una azienda agricola iscritta nel Registro delle fattorie didattiche oltre che in quello delle fattorie sociali, nel registro delle Comunità per Minori e nel Sistema informativo minori accolti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
L’attività svolta dall’azienda agricola, per le quali si chiedeva il corretto trattamento ai fini Iva, consisteva nella stipula di apposite convenzioni con i Comuni per la realizzazione di interventi finalizzati all’accoglienza, all’integrazione socio-educativa e di inserimento lavorativo di minori in situazioni di disagio, a fronte di una retta pro capite, per ogni giorno di effettiva presenza del minore nella comunità.
Secondo l’Agenzia, tali prestazioni sono riconducibili a quelle di cui all’articolo 10, punto 21 del Dpr 633/1972 in quanto trattasi di attività «essenzialmente sociali, assistenziali e di mero soccorso a favore della gioventù e, pertanto, appare assimilabile a quella svolta dalle istituzioni assistenziali tipiche quali: "brefotrofi, orfanotrofi, asili, case di riposo per anziani”».
Pertanto, le aziende agricole che effettuano questo tipo di prestazioni sono esenti dall’applicazione dell’Iva con riferimento a queste ultime; resta, invece, inalterato il regime Iva relativo alle altre prestazioni agricole svolte.