La cocciniglia rossa forte (il diaspide Aonidiella aurantii) è uno dei fitofagi di più difficile controllo per gli agrumi, soprattutto per quelle varietà con vegetazione fitta che anche trattamenti con abbondante acqua riescono a penetrare con difficoltà.
A.aurantii colonizza foglie, frutti e rametti, determinando danni dovuti alla sottrazione di linfa, ad effetti fitotossici della saliva ed all’imbrattamento dei frutti sui quali induce una caratteristica decolorazione dell’epicarpo che deprezza notevolmente il prodotto. Piante con forti infestazioni mostrano accentuata filloptosi, fessurazioni della corteccia dei rametti e un deperimento generale.
Parassitoide o insetticidi
Negli agrumeti in cui non vengono effettuati lanci del parassitoide specifico (l’imenottero afelinide Aphytis melinus viene allevato nell’insettario della Regione Sicilia), il controllo di A. aurantii è prevalentemente affidato ad interventi insetticidi eseguiti in estate contro le neanidi di I e II età.
Attualmente sono impiegabili come anticoccidi sugli agrumi alcuni esteri fosforici (clorpirifos-metile, clorpirifos-etile e fosmet), buprofezin (inibitore della biosintesi della chitina), pyriproxyfen che agisce come analogo dell’ormone juvenoide, spirotetramato (insetticida a sistemia completa) e l’olio minerale, quest’ultimo unico prodotto disponibile in agricoltura biologica.
I prodotti insetticidi elencati, se tempestivamente posizionati e adeguatamente distribuiti possono avere una buona efficacia. In Basilicata e Sicilia sono utilizzati con successo dai servizi di assistenza tecnica modelli previsionali per individuare la fase di sgusciamento delle neanidi, che è quella più sensibile ai trattamenti insetticidi.
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