La presentazione al convegno “Risicoltura sotto scacco” organizzato dall’Anga di Vercelli il 2 marzo scorso dei dati sull’utilizzo di sostanze ad azione fitosanitaria nelle aree di coltivazione del sud-est del mondo ha suscitato notevole scalpore.
In effetti, sia in termini quantitativi (quantità di agrofarmaci e altri prodotti chimici) che qualitativi (cioè le tipologie di molecole utilizzate a scopo antiparassitario), i dati presentati hanno mostrato un quadro sconvolgente: decine e decine di prodotti chimici totalmente vietati nell’utilizzo in risaia in Europa, e in particolare in Italia, e in senso lato vietati comunque in tutte le nostre attività agroforestali e zootecniche, sono utilizzate in risicoltura nel Sud-Est Asiatico e in Oceania, ma soprattutto sono prescritte dai soggetti pubblici che forniscono ai produttori agricoli le linee-guida e le indicazioni di utilizzo.
Anticipando le conclusioni dello studio, le cui tabelle sono pubblicate on line, si evidenzia in modo inequivocabile come l’intera produzione risicola dei Paesi nei quali si applicano le sostanze chimiche elencate e classificate sia da considerarsi fuorilegge e non idonea alla commercializzazione in europa e dunque in italia.
Tale drastica affermazione deriva dalla considerazione che un prodotto agroalimentare, in Italia come in Europa, non viene definito come “commercializzabile” a condizione che le campionature di prodotto sottoposte ad analisi non mostrino residui di sostanze nocive “oltre la soglia di divieto”. Al contrario, in Europa “un prodotto agroalimentare è commercializzabile se la disciplina della sua produzione non contempla l‘utilizzo durante la coltivazione, la lavorazione e lo stoccaggio di sostanze (chimiche, biologiche, minerali) non esplicitamente ammesse all’utilizzo”. Il risultato delle analisi di laboratorio deve semplicemente confermare l’assenza, o il rispetto di una soglia massima di presenza, di residualità di tali sostanze.
Chiaramente se i produttori agricoli del sud-est del mondo seguono disciplinari e linee-guida che prevedono utilizzo di sostanze non ammesse in Europa, le loro produzioni sono “di default” non ammissibili alla commercializzazione in Europa e ciò vale anche nel caso di esami di laboratorio che non riscontrino residui fuorilegge.
I dati rilevati sono stati messi assieme grazie anche alla collaborazione (per le informazioni relative alla situazione nazionale dell’utilizzo di fitofarmaci in risaia) di Carlotta Caresana, responsabile dell’assistenza tecnica presso l’Ente nazionale risi.
I dati inseriti nello studio sono stati ottenuti con un lavoro durato mesi, e i risultati sono un mix di evidenze riscontrate sul campo, di dati reperiti presso la Fao e di liste di principi attivi consigliati e prescritti dalle istituzioni universitarie pubbliche in particolare in India, le quali sono considerate nel Sud-Est Asiatico i soggetti di riferimento per tutti i produttori agricoli.
Come primo input di elementi reperiti direttamente “sul territorio” sono stati riscontrati in libera vendita per utilizzo in risaia in numerosi Paesi del Sud-Est Asiatico moltissimi prodotti vietati in Europa e Italia (non è richiesto all’acquirente “retail” alcun “patentino” o licenze di utilizzo), riportati nella tabella sottostante
L'articolo completo verrà pubblicato su Terra e Vita n. 12-2018 (da pag. 60)
Agrofarmaci vietati utilizzati nel Sud-Est AsiaticoI prodotti utilizzati non sono ammessi in Italia e in Europa |
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Insetticidi | Phosphamidon |
Phosalone | |
Carbofuran | |
Phorate | |
Kerosene | |
Quinalphos | |
Chlorpyriphos | |
Acephate | |
Carbosulfan | |
Cartap Hydrochloride | |
Fiproniò | |
Flubendiamide | |
Thiacloprid | |
Triazophos | |
Carbaryl | |
Dichlorvos | |
Thiamethoxam | |
Malathion | |
Profenophos | |
Buprofezin | |
Imidacloprid | |
Methyl Demeton | |
Fenoucarb (BPMC) | |
Thiomethoxum | |
Dimethoate | |
Fungicidi | Carbendazim |
Tricyclozole | |
Metominostrobin | |
Hexaconazole | |
Mancozeb | |
Erbicidi | Butachlor |
Anilophos | |
Pyrazosulfuron ethyl | |
2,4-D Sodium Salt (Fernoxone) | |
Pretilachlor | |
Antibiotici | Validamicina |
KasugamIcina (Kasugamycin) |