La mosca orientale della frutta riappare in Campania

Femmina di Bactrocera dorsalis (da commons.wikimedia.org) 
I criteri per il riconoscimento, il comportamento, le similitudini con la "sorella" mosca mediterranea e l'impatto economico di un suo eventuale insediamento. Da evitare con la collaborazione di cittadini e produttori nelle segnalazioni

Torna a far parlare di se la Bactrocera dorsalis (nota come mosca orientale della frutta).

Era stata individuata per la prima volta in Italia nel 2018 in due aree campane, facendo scattare misure di emergenza fitosanitaria e la costituzione di una task force interregionale per la precoce individuazione di eventuali focolai, attraverso il monitoraggio con trappole attrattive.

A distanza di qualche anno, l’insetto è stato nuovamente rinvenuto questa estate (leggi qui e qui) in alcuni frutteti nel territorio di Palma Campania e la sua presenza segnalata dalle autorità fitosanitarie alla Commissione europea come “specie di transito”.

Diffusa in Asia, Africa, Oceania

B. dorsalis, originaria dell’Asia tropicale, è ampiamente diffusa in oltre 65 paesi tra Asia, Africa, Oceania e isole del Pacifico. La preoccupazione per il suo ritrovamento in Italia è giustificata dall’ampia polifagia di questo dittero che può infestare i frutti di oltre 470 piante ospiti. E tra le specie attaccate si annoverano non solo molte specie arboree come agrumi, drupacee, pomacee, vite ma anche colture ortive ampiamente coltivate nel nostro Paese come le solanacee e le cucurbitacee.

B. dorsalis è morfologicamente è simile alla ben nota mosca delle olive (Bactrocera oleae), che appartiene allo stesso genere. L’adulto di B. dorsalis, però, misura circa il doppio (8-9 mm) rispetto a quello della comune mosca delle olive (4-5 mm) e presenta ai lati del pronoto delle evidenti bande gialle e sul dorso dell’addome una caratteristica macchia con forma a “T” che ne facilita il riconoscimento per un occhio esperto. Ampi studi sono stati fatti, e sono ancora in corso, per caratterizzare geneticamente le diverse specie e permettere quindi il riconoscimento su base molecolare. Il secondo motivo per cui la genetica della specie è stata ampiamente studiata è connesso alla rapidità di acquisizione della resistenza agli insetticidi e alla necessità di conoscere i meccanismi molecolari alla base di tale resistenza.

Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita

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Come si comporta

Il comportamento biologico di B. dorsalis, più che somigliare a quello della “cugina” che infesta specificamente l’olivo, è simile a quello della mosca mediterranea della frutta (Ceratitis capitata) ma con una polifagia più ampia. In realtà studi genetici hanno evidenziato che Bactrocera dorsalis raggruppa un complesso di circa 75 “specie sorelle”, praticamente indistinguibili dal punto di vista morfologico ma con diversa capacità di acclimatamento e preferenza per piante ospiti. Questa “fluidità genetica” potrebbe anche spiegare la capacità dell’insetto di acquisire resistenze ad insetticidi accertata più volte, in diverse aree del mondo in cui è presente. La mosca orientale della frutta è una specie polivoltina che nei paesi tropicali arriva a completare anche 10 generazioni l’anno. Il ciclo da uovo ad adulto a 30 °C dura solo 9 giorni ed una femmina può produrre fino a un massimo di 3.000 uova.

L’eventuale insediamento e diffusione di B. dorsalis nelle aree frutticole italiane potrebbe avere un grosso impatto economico sia per i danni diretti alla produzione, sia per le misure da quarantena internazionali che bloccano o limitano l’esportazione dei prodotti ortofrutticoli verso Paesi in cui B. dorsalis è assente. Per questo è importante che anche i frutticoltori conoscano il pericolo potenziale dell’insetto e sappiano riconoscere gli adulti, segnalando rapidamente eventuali infestazioni sospette ai servizi fitosanitari regionali che potranno fare i necessari accertamenti.

Diverse foto con i particolari anatomici distintivi dell’insetto sono disponibili al link sul sito dell’Eppo (gd.eppo.int/taxon/DACUDO/photos).

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La mosca orientale della frutta riappare in Campania - Ultima modifica: 2022-11-15T08:04:53+01:00 da K4

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