Maggio, tempo del primo trattamento insetticida su olivo contro i vettori di Xylella

Maggio è il mese del primo trattamento insetticida per il controllo degli adulti dei tre vettori finora accertati del batterio Xylella fastidiosa subsp. pauca genotipo ST53.
Il 5° comunicato della Sezione Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia raccomanda di programmarlo tempestivamente con prodotti autorizzati, per abbattere la popolazione di adulti in fase di migrazione dalle infestanti alle chiome degli olivi, prima che possano divenire infettivi

Maggio è il mese del primo trattamento insetticida per il controllo degli adulti dei tre vettori finora accertati (Philaenus spumarius, Philaenus italosignus, Neophilaenus campestris) del batterio Xylella fastidiosa subsp. pauca genotipo ST53.

Il primo trattamento è necessario farlo tempestivamente per abbattere la popolazione di adulti in fase di migrazione dalle infestanti alle chiome di olivo, prima che possano divenire infettivi.

5° Comunicato sul monitoraggio dei vettori di Xylella

Lo ricorda il 5° comunicato della Sezione Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia del 6 maggio u.s. (disponibile su www.emergenzaxylella.it), il quale, sulla base dei dati ricavati dal quinto ciclo di rilievi effettuati dal Centro di ricerca, sperimentazione e formazione in agricoltura (Crsfa) “Basile Caramia” di Locorotondo (Ba), alla data del 30 aprile, informa che “in tutta la zona infetta e nelle aree costiere fino a 150 m slm, si raccomanda di programmare tempestivamente un trattamento insetticida su olivo con prodotti autorizzati, al fine di abbattere la popolazione di adulti in fase di migrazione dalle infestanti alle chiome di olivo, prima che possano divenire infettivi”.

Il 5° comunicato della Sezione Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia raccomanda di programmare tempestivamente il primo trattamento insetticida su olivo in tutta la zona infetta e nelle aree costiere fino a 150 m slm.

Ai sensi della Decisione UE/789/2015, del D.Lgs 214/05 e della DGR 1890/2018, il controllo chimico degli adulti dei vettori deve essere effettuato con due trattamenti insetticidi nel periodo maggio-giugno con principi attivi registrati (acetamiprid e deltametrina). I due trattamenti sono obbligatori nella zona cuscinetto e nella zona contenimento, mentre sono raccomandati nella zona infetta propriamente detta e nella zona indenne. I trattamenti fitosanitari devono essere effettuati da personale qualificato in possesso del certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo di prodotti fitosanitari (patentino), i quali devono rispettare quanto riportato in etichetta.

Dongiovanni: «Il monitoraggio è fondamentale per interventi mirati».

Il Crsfa è stato incaricato dalla Regione Puglia di monitorare, in 40 campi ubicati nelle zone demarcate e nella zona indenne, la presenza dei tre vettori del batterio, effettuando rilievi sulle loro fasi di sviluppo/ciclo biologico.

Enza Dongiovanni, ricercatrice del Crsfa.

«Tale monitoraggio – rileva Enza Dongiovanni, ricercatrice del Crsfa – è molto importante. Studi recenti hanno evidenziato che la maggiore efficacia della lotta al vettore con gli interventi meccanici di aratura superficiale o trinciatura si ha in corrispondenza del III e IV stadio delle forme giovanili, perché a questi stadi quasi tutte le uova sono schiuse e potenzialmente aggredibili. Così come, sebbene i due trattamenti insetticidi possano essere effettuati per legge nell’intervallo di tempo che va da maggio a ottobre, è più opportuno farli tra maggio e giugno, cioè prima che gli adulti dei vettori diventino infettivi».

Accademia dei Lincei: «Dare credito alle evidenze scientifiche».

Dopo il recente appello ad agire tempestivamente contro la diffusione dell’infezione, l’Accademia dei Lincei, attraverso la Commissione Lincea sui problemi della Ricerca, rileva come la drammatica situazione che si è creata metta in luce “alcuni aspetti disfunzionali del rapporto tra poteri pubblici e scienza purtroppo molto radicati in Italia”. In Puglia, scrive la Commissione, “i ricercatori italiani hanno indicato con certezza Xylella come responsabile del complesso del disseccamento rapido dell’olivo, sin dalla prima identificazione certa del batterio, nel 2013”.

L’Accademia dei Lincei richiama, sulla questione Xylella, a dare credito alle evidenze scientifiche.

Gli stessi ricercatori “hanno da subito invocato la necessità di misure urgenti di contenimento ed eradicazione dell’infezione basate sulle evidenze scientifiche”. Ciononostante, “si è scelto di non dare credito alle evidenze scientifiche e non dare seguito alle loro precise raccomandazioni, impedendo per anni la messa in atto delle misure necessarie a fermare l’epidemia e accusando addirittura i ricercatori di corresponsabilità nella diffusione della patologia”. Questo “colpevole atteggiamento e il derivante dannosissimo ritardo nella messa in atto delle misure di contenimento” hanno fatto sì che il numero di olivi potenzialmente infetti sia passato in sei anni “da qualche centinaio di migliaia a più di 20 milioni e la superficie colpita da 80 chilometri quadrati a più di 1.800”. Ascoltare i suggerimenti della comunità scientifica, secondo i Lincei, avrebbe fatto risparmiare tantissimo: “La Commissione Lincea auspica che questa paradigmatica vicenda aiuti in futuro a fondare le decisioni politiche su solide evidenze scientifiche, distinguendole con chiarezza dalle pseudoevidenze di parte”.

Sottoscrizione del “Manifesto contro la disinformazione su Xylella”

Intanto prosegue su www.infoxylella.it la sottoscrizione del “Manifesto contro la disinformazione su Xylella” del Gruppo Informale SETA (Scienze e Tecnologie per l’Agricoltura). Più di mille fra associazioni, organizzazioni agricole, ordini professionali e singoli cittadini lo hanno già sottoscritto, ribadendo così ancora una volta la priorità e l’importanza delle evidenze scientifiche rispetto a chi continua a proporre argomenti a dir poco fuorvianti sul tema della Xylella fastidiosa, additando rischi catastrofici per la salute e l’ambiente attraverso l’impiego di vecchie e nuove affermazioni con poco o nessun fondamento.

Maggio, tempo del primo trattamento insetticida su olivo contro i vettori di Xylella - Ultima modifica: 2019-05-09T04:25:45+02:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

1 commento

  1. Se si stermina la biodiversità con insetticidi di contatto e lunga persistenza si favorisce la resistenza delle specie dannose, inclusi i vettori (fitofagi). E’ necessario n intervento Agroecologico e non chimico – sintetico per risolvere il problema dei disseccamenti degli Ulivi del salento. Come dimostrano sperimentazioni in tal senso.
    a seguire il commento del Prof. Maini Stefano – Università di Bologna
    Benissimo! avveleniamo tutto il Salento !!!
    Sai poi come sarà contenta la mosca e altri insetti dannosi… acetamiprid e deltametrina!!??
    … parlo così per ‘intuizione’ anche perché il problema xylella etc… per me è solo per sentito dire… verranno fatti fuori gli insetti parassitoidi, predatori… per avvantaggiare così i fitofagi… far piazza pulita di api e pronubi…
    insomma c’è qualcosa che mi preoccupa e fa sospettare che ci siano di mezzo forti interessi da parte di qualcuno…. che ne dite?

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