Misure di protezione più rigorose contro gli organismi nocivi per le piante

Il Reg. Ue 2016/2031, che entrerà in vigore il 14 dicembre 2019, introdurrà misure di protezione più rigorose contro gli organismi nocivi per le piante.
Le introdurrà il Regolamento Ue 2016/2031, che entrerà in vigore il 14 dicembre 2019. Se ne è discusso in occasione della XI Giornata nazionale del vivaismo mediterraneo organizzata dall’Anve presso i Vivai Capitanio Stefano di Monopoli (Ba)

Tracciabilità, passaporti, piani di gestione fitosanitaria, stazioni di quarantena, formazione degli operatori, segnalazioni di nuove infezioni, autocontrollo: sono alcune delle tante novità che a breve diventeranno obblighi di legge in modo univoco nell’Unione europea a seguito dell’entrata in vigore, dal 14 dicembre 2019, del Reg. Ue 2016/2031 relativo alle misure di protezione contro gli organismi nocivi per le piante.

Delle novità che apporterà tale nuovo Regolamento si è discusso in occasione della XI Giornata nazionale del vivaismo mediterraneo organizzata dall’Anve (Associazione nazionale vivaisti esportatori) presso i Vivai Capitanio Stefano di Monopoli (Ba).

Leonardo Capitanio, titolare dei Vivai Capitanio Stefano di Monopoli (Ba) e presidente dell’Anve.

«Il Reg. Ue 2016/2031 apporta cambiamenti epocali per la salvaguardia della biodiversità dei territori e delle tradizioni agricole che li contraddistinguono, quindi per evitare devastazioni paesaggistiche, imprenditoriali e sociali come quelle causate da diversi fitopatogeni fra cui Xylella fastidiosa, Anoplophora chinensis e Popillia japonica – ha introdotto Leonardo Capitanio, titolare dei Vivai Capitanio e presidente dell’Anve –. Si tratta di una vera e propria rivoluzione per il vivaismo, ma anche per tutta l’agricoltura italiana ed europea. Infatti cambieranno in maniera decisiva i criteri di controllo e di analisi del rischio e saranno individuate le responsabilità delle Autorità pubbliche e quelle delle imprese private, le quali, ciascuna per la propria competenza, dovranno adottare misure specifiche di difesa».

Anna Percoco, funzionario del Servizio fitosanitario della Regione Puglia

Anna Percoco, funzionario del Servizio fitosanitario della Regione Puglia, ha illustrato in maniera dettagliata «le norme stabilite dal Reg. Ue 2016/2031 per determinare i rischi fitosanitari rappresentati da qualsiasi specie, ceppo o biotipo di agenti patogeni, animali o piante parassite dannosi per le piante o i prodotti vegetali (organismi nocivi) e le misure per ridurre tali rischi a un livello accettabile. Il nuovo regime fitosanitario dell’Ue resta aperto, quindi tutti gli spostamenti di piante e prodotti vegetali verso e nell’Unione saranno consentiti a eccezione di alcuni divieti. Ma gli operatori professionali, tra cui produttori e commercianti di piante, avranno nuove responsabilità e adempimenti fra cui quello della tracciabilità in ingresso, in uscita e fra i propri siti. Inoltre, per il rilascio dell’autorizzazione a emettere i passaporti, dovranno dimostrare adeguate conoscenze sugli organismi nocivi e trasmettere queste conoscenze anche ai propri collaboratori».

L’operatore professionale, in caso di presenza di un organismo nocivo, dovrà anche essere in grado di ritirare dal mercato i prodotti compromessi e informare i soggetti della catena commerciale del rischio di presenza dell’organismo sulle piante. «In relazione al passaporto, questo deve essere composto da un’etichetta fisicamente applicata all’unità di vendita e deve indicare il codice di tracciabilità da cui è possibile, su richiesta dell’Autorità competente, determinare tutti gli spostamenti che il materiale vegetale ha effettuato. Una facoltà che gli operatori avranno sarà adottare i “Piani di gestione dei rischi connessi agli organismi nocivi”, i quali dovranno descrivere i processi produttivi, individuare i punti critici e le misure da prendere per attenuare i rischi, le procedure e le azioni in caso di presenza sospetta o confermata di organismi nocivi da quarantena, i ruoli e le responsabilità del personale coinvolto».


Giacomo Carreras, presidente dell’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali della provincia di Bari.

I tecnici agricoli professionisti potranno dare assistenza alle aziende per assolvere i requisiti della norma, ha sostenuto Giacomo Carreras, presidente dell’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali della provincia di Bari. «Gli Ordini professionali possono contribuire nella formazione degli operatori e dei loro collaboratori, così come possono individuare le modalità di registrazione della tracciabilità. In particolare potranno intervenire nelle implementazioni relative ai Piani di gestione dei rischi connessi agli organismi nocivi in cui si rende necessario predisporre procedure di analisi e gestione del rischio». Carreras ha poi definito che cosa sono il pericolo, il danno, il rischio e ha esposto il metodo per stimare quest’ultimo.


Josep M. Pages, segretario generale dell’ENA – European Nurserystock Association.

«Il Reg. 2016/2031 sarà completato con ulteriori atti – ha aggiunto Josep M. Pages, segretario generale dell’ENA – European Nurserystock Association, che, essendo ufficialmente riconosciuta dalla Commissione Europea quale organismo di rappresentanza del settore vivaistico, si confronta costantemente con le Autorità di gestione fitosanitaria –. A oggi mancano ancora informazioni su molteplici aspetti, come gli adempimenti a carico dei produttori, gli elenchi degli organismi nocivi prioritari, degli organismi da quarantena e delle misure ufficiali da adottare in caso di infezione. I produttori dovranno comunque adattare i loro processi tecnici e amministrativi a quanto richiesto dalla normativa. Tutto ciò dovrebbe migliorare le condizioni di controllo e renderle omogenee nell’intera Ue».

Audrey Gerber, del Comitato produzioni ornamentali dell’AIPH – International Association of Horticultural Producers.

Infine Audrey Gerber, del Comitato produzioni ornamentali dell’AIPH – International Association of Horticultural Producers (che ha soci provenienti dai cinque continenti e perciò comprende gli adempimenti di coloro che, dai Paesi terzi, vogliono esportare in Europa), ha evidenziato che «il nuovo Reg. Ue innalza il livello di biosicurezza ma allo stesso tempo rende difficile il commercio di alcuni tipi di piante. Ad esempio nell’Ue non sarà permessa l’introduzione di suolo, aspetto che limita molto la contaminazione di alcuni patogeni come i nematodi, ma al contempo limita il commercio di alberature che difficilmente possono essere movimentate a radice nuda o altro mezzo di crescita. Inoltre sono state già individuate 35 specie/generi che, a causa dell’alto rischio di contaminazione, non potranno essere importate in Ue se non a seguito di attenta Pest Risk Analysis e richiesta di deroga».

Misure di protezione più rigorose contro gli organismi nocivi per le piante - Ultima modifica: 2019-06-04T21:50:47+02:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

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