Via libera ai lanci della Vespa Samurai.
L’atteso decreto del ministero dell’Ambiente che sblocca la lotta biologica contro la cimice asiatica è stato firmato la sera del 9 giugno.
Il provvedimento autorizza l'immissione dell'insetto nelle Regioni Emilia-Romagna, Friuli-
Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e nelle provincie autonome di Bolzano e Trento. Per velocizzare l’autorizzazione tutte queste istituzioni locali avevano infatti presentato al ministero un protocollo comune per la gestione del minuscolo parassitoide importato dall’estremo oriente.
Il D-Day dell’Operazione Samurai
Le regioni del Nord del resto erano già da tempo pronte per il D-Day dell’’”Operazione Samurai”, come ha potuto rendersi conto chi ha assistito alle videoconferenze recentemente organizzate con il contributo di Terra e Vita. Si conclude così un lungo iter burocratico partito due anni fa con la proposta di modifica del recepimento italiano della direttiva habitat e si apre un’entusiasmante sfida per riuscire a contenere, si spera entro due o tre anni, gli ingenti danni provocati da Halyomorpha halys in particolare sulle coltivazioni frutticole.
Nel frattempo servono indennizzi
«Nel frattempo – segnalano da Coldiretti - alla lotta biologica con la vespa samurai si deve affiancare il sostegno delle Istituzioni alle imprese, per indennizzare i guasti che la cimice asiatica continua a provocare ai produttori nel periodo transitorio».
Sono infatti già arrivate le prime segnalazioni del 2020 di danni sulle coltivazioni di pero.
Il piano di contrasto in Emilia-Romagna
«Con il via libera finale - afferma Alessio Mammi , assessore all’Agricoltura in Emilia
Romagna - del ministero dell’Ambiente al rilascio in campo aperto della Vespa Samurai si completa l’ultimo di una serie di passaggi istituzionali molto impegnativi».
«Tra pochi giorni prenderà finalmente avvio un progetto nel quale crediamo fortemente e sul quale abbiamo investito molto».
Il Servizio fitosanitario regionale, in collaborazione con una rete di laboratori pubblici e privati, ha infatti lavorato nel periodo invernale per la raccolta delle ovature della cimice che servono per la riproduzione della vespa samurai. «Ora siamo nelle condizioni di far decollare il piano, consapevoli che si tratta di una sfida importante, il più grande programma di lotta biologica mai tentato nel nostro Paese».
Sono oltre 720 i siti individuati in tutto il Nord per i lanci di Trissolcus japonicus. Trecento di questi sono in Emilia-Romagna. «Tutto è pronto – fanno sapere dal Servizio fitosanitario -, per il lancio in tappe successive di un piccolo esercito di oltre 65mila esemplari di vespa samurai che, in base al piano messo a punto dalla Regione, saranno complessivamente impiegati nella guerra alla cimice».
Tempo fino al 18 luglio per le richieste di rimborso danni
Intanto prosegue la raccolta delle domande per il rimborso dei danni causati dalla cimice
nel 2019. Le richieste vanno presentate esclusivamente attraverso un’apposita piattaforma regionale (https://agreagestione.regione.emilia-romagna.it/siag). C’è tempo fino al 18 luglio prossimo. A disposizione ci sono gli 80 milioni di euro stanziati dall’ultima legge di bilancio per tutti i territori delimitati a livello nazionale, di cui 40 milioni per quest'anno e l’altra metà ripartita in due tranche da 20 milioni ciascuna per gli anni 2021 e 2022.
«Se le disponibilità si rivelassero insufficienti a coprire tutti i danni accertati alle aziende agricole emiliano-romagnole- conclude Mammi- torneremo a sollecitare il governo per incrementare la dotazione finanziaria prevista affinché tutte le aziende che rientrano nei criteri per beneficiare degli indennizzi siano adeguatamente ristorate».