Troppo azoto rinforza afidi, tripidi e ragnetti

Afidi
Serve equilibrio nelle fertilizzazioni. Diversi studi dimostrano la stretta relazione fra la nutrizione minerale e la resistenza delle piante ai patogeni.

I livelli di fertilizzazione possono influenzare la dinamica della popolazione dei fitofagi, la qualità delle colture e la strategia di gestione dei parassiti.

La teoria della trofobiosi

Gli insetti, esseri eterotrofi, consumano composti organici e inorganici per procurarsi energia, carbonio, azoto e sali minerali. La loro alimentazione deve necessariamente fornire alcuni amminoacidi, vitamine, steroli e acidi grassi indispensabili al loro sviluppo ma che non riescono a sintetizzare ex novo. Una sufficiente disponibilità di azoto è fondamentale per supportare lo sviluppo delle colture e promuovere rese elevate.

Secondo la teoria della trofobiosi, una pianta nutrizionalmente equilibrata produce sufficienti molecole complesse, come amido e proteine, che le conferiscono resistenza e capacità per mantenere un metabolismo armonico dove sintesi (anabolismo) e lisi (catabolismo) sono in equilibrio dinamico. Tutti i fattori che alterano l’equilibrio interno e il funzionamento di una pianta possono diminuire o accrescere la sua sensibilità agli attacchi di insetti e malattie. Molti insetti e acari parassiti delle piante (es. afidi, tripidi, aleurodidi, cocciniglie) proliferano a seguito di squilibri metabolici che portano a livelli esagerati gli amminoacidi liberi e gli zuccheri solubili nella linfa.

Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita

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Attenzione alle concimazioni

Diversi studi dimostrano la stretta relazione fra la nutrizione minerale e la resistenza delle piante ai patogeni. Una forte concimazione con azoto può comportare un più basso deposito di silice nelle pareti delle cellule epidermiche delle piante, con conseguente minor resistenza meccanica a infestazioni di insetti.

Lavori sperimentali hanno mostrato aumenti di amminoacidi liberi nei fiori, in particolare di fenilalanina, durante il periodo di picco delle popolazioni di Frankliniella occidentalis. I risultati sono coerenti con gli effetti benefici dell’alto contenuto di azoto alimentare sulle popolazioni di tripidi e supportano anche l’ipotesi che gli amminoacidi aromatici (es. fenilalanina) giochino un ruolo centrale nell’ecologia nutrizionale di F. occidentalis. Altre ricerche hanno verificato che il tasso di deposizione delle uova della mosca bianca del tabacco (Bemisia tabaci) era significativamente maggiore sui pomodori che ricevevano tassi elevati di azoto; una volta che le uova si schiudono le larve e le ninfe si sviluppano più rapidamente e raggiungono dimensioni/peso corporeo maggiori quando si nutrono di colture ad alto contenuto di azoto.

Il tasso di crescita della popolazione e il tempo di sviluppo degli insetti fitofagi sono influenzati non solo dai livelli di nutrienti delle piante ma anche dai rapporti dei nutrienti. Studi effettuati su A. gossypii, su Brevicoryne brassicae e su Myzus persicae hanno evidenziato che la fecondità degli afidi aumenta con l’aumento della fertilizzazione azotata; tuttavia, un livello di fertilizzazione troppo alto può essere dannoso per gli afidi, così come per le piante ospiti a causa, probabilmente, dell’elevata salinità.

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I risultati di cui sopra dimostrano che un’elevata disponibilità di azoto può “alimentare” il problema della pressione dei parassiti in agricoltura, migliorando la qualità nutrizionale dei tessuti delle colture e supportando la rapida crescita della popolazione di insetti fitoparassiti. È necessario trovare un equilibrio tra un’applicazione giudiziosa di azoto per supportare la produttività e la qualità delle colture agrarie e i possibili eccessi che potrebbero favorire lo sviluppo di specie fitofaghe.

Va anche notato, tuttavia, che queste tendenze non possono essere considerate universali per tutte le interazioni tra colture e parassiti poiché è stato dimostrato che la natura e il grado della risposta degli insetti dannosi alle variazioni del contenuto di azoto dell’ospite variano molto tra le diverse specie (es. tra le specie che masticano le foglie e quelle che succhiano la linfa). È probabile che una serie di fattori contribuisca a questa variazione. Utilizzare al meglio i concimi azotati migliora la qualità delle produzioni e permette di gestire meglio la difesa contro insetti fitomizi delle colture agrarie.

Troppo azoto rinforza afidi, tripidi e ragnetti - Ultima modifica: 2022-05-23T09:37:40+02:00 da K4

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