Il monitoraggio dei vettori per il controllo di Xylella fastidiosa organizzato dalla Sezione Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia è pienamente operativo e il primo ciclo di rilievi – concluso nell’ultima settimana di marzo 2019 – ha evidenziato la presenza della sputacchina, in principale insetto vettore della Xylella, nella maggior parte dei siti selezionati, con una densità di popolazione prevalente nei campi incolti. Ma il dato non deve allarmare perché l’insetto è presente solo nel suo stadio giovanile e quindi, non avendo ancora sviluppato le ali per volare sulle piante e succhiarne la linfa, non è ancora portatore del batterio. È quanto emerge dal monitoraggio avviato sul territorio regionale per valutare la presenza dei vettori di Xylella: Philaenus spumarius (il più efficiente, noto come sputacchina), Philaenus italosignus e Neophilaenus campestris.
Monitoraggio in 40 siti rappresentativi
Il monitoraggio è mirato alla valutazione della popolazione degli insetti e del loro stadio di sviluppo al fine di fornire indicazioni utili sulla tempistica di esecuzione degli interventi obbligatori da eseguirsi nei confronti delle forme giovanili e poi anche degli adulti. Sono stati individuati 40 siti rappresentativi di diverse condizioni pedoclimatiche e distribuiti fra zona infetta, zona contenimento, zona cuscinetto e zona indenne. I siti sono principalmente oliveti, ma anche mandorleti e ciliegeti, con differenti modalità di gestione del suolo e fitosanitaria (integrato e biologico), e aree incolte. Lo stadio giovanile dei vettori passa attraverso 5 stadi: neanidi I - II - III età e ninfe di IV -V età. I dati del monitoraggio saranno resi disponibili con cadenza settimanale sul sito di riferimento dell’Osservatorio fitosanitario regionale, www.emergenzaxylella.it, in un’ottica di trasparenza e piena divulgazione dei rilievi.
Aprile, il mese più delicato nella lotta contro i vettori
«Il mese di aprile – ricorda l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di Gioia – è quello più delicato nella lotta contro i vettori, poiché gli insetti in questo periodo dell’anno sono presenti allo stadio giovanile, non hanno ancora le ali e quindi è possibile con le arature o trinciature e con le pratiche di pulizia dei terreni dalle erbe spontanee abbattere in maniera sensibile la presenza dei vettori nei campi e in particolare negli oliveti.
La collaborazione degli agricoltori è fondamentale per arginare l’avanzata della Xylella. Attraverso i dati del monitoraggio si avrà un controllo sempre attivo, certo e misurabile sull’evoluzione della popolazione dei vettori».
Il primo ciclo di rilievi si è concluso nella seconda metà di marzo e ha evidenziato:
- la presenza di forme giovanili di P. spumarius (“sputacchina”) nella maggior parte dei siti selezionati, con una densità di popolazione prevalente in areali incolti, caratterizzati da elevata biodiversità floristica e soggetti a minime lavorazioni;
- la maggiore incidenza delle forme giovanili di P. spumarius rispetto a quelle di N. campestris;
- una densità di popolazione di P. italosignus particolarmente elevata in tre dei siti selezionati con presenza di asfodeli.
In particolare, riguardo a P. spumarius (“sputacchina”), la situazione rilevata è stata la seguente:
- in zona indenne: predominanza dei primi due stadi di neanide;
- in zona cuscinetto e contenimento: predominanza dei primi due stadi di neanide, e occasionale presenza di individui al terzo stadio di neanide;
- in zona infetta: prevalenza d’individui al terzo stadio e comparsa di prime ninfe di IV età.
Quindi, lo stadio di sviluppo di N. campestris è risultato sostanzialmente simile a quello di P. spumarius o leggermente più ritardato, mente il ciclo di sviluppo di P. italosignus è risultato più avanzato rispetto a quello di P. spumarius e in alcuni siti sono stati rilevati suoi individui al V stadio.
«Ai sensi della decisione UE/789/2015, D. Lgs 214/05 e della DGR 1890/2018, – rileva di Gioia – ricordo che nelle zone cuscinetto, contenimento e infetta è obbligatorio da marzo ad aprile effettuare interventi meccanici: lavorazioni superficiali del terreno, trinciatura delle erbe spontanee, pirodiserbo o diserbo, queste ultime due operazioni da eseguirsi solo in caso di impossibilità ad intervenire meccanicamente. Nella zona indenne questi interventi sono fortemente raccomandati».
Lo scopo dell’esecuzione di tali interventi è ridurre la popolazione del vettore che allo stadio di adulto si porterà sugli olivi per alimentarsi. L’efficacia dell’intervento può essere ottimizzata se le lavorazioni vengono effettuate in corrispondenza del picco degli individui giovani che corrisponde con il primo stadio di ninfa.
«La mancata attuazione delle prescrizioni innanzi citate – conclude di Gioia – comporta la diffusione della batteriosi con pregiudizio dell’economia rurale nonché l’applicazione delle sanzioni previste dalla normativa vigente».
buon giorno sono un possessore di circa 45 alberi di ulivo situati in due siti diversi e fuori comune ora in tempi di coronavirus , non facendo le buone pratiche , posso incorrere in sanzione ?In attesa di una vostra risposta vi invio i miei piu cordiali saluti