Allevamenti sotto assedio. Mastrandrea: «Errore demonizzare intero comparto»

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Francesco Mastrandrea, presidente dei Giovani di Confagricoltura
Il presidente dei Giovani di Confragricoltura rigetta la tesi di Report che ha messo in relazione gli allevamenti intensivi con l’inquinamento e la trasmissione da Covid-19. «Gli allevamenti moderni intensivi garantiscono l'approvvigionamento e impiegano tecniche indirizzate al 100% dalla scienza»

«Il servizio di Report sugli allevamenti intensivi è stato fazioso, senza contraddittorio e con argomentazioni tutte da dimostrare». Così Francesco Mastrandrea, presidente Anga, commenta il servizio di Report del 13 aprile 2020. «Non è la prima volta che il servizio pubblico demonizzi l’agricoltura e la zootecnia italiana, additandola come principale responsabile dell’inquinamento ambientale. Non è così. La maggior parte degli agricoltori e degli allevatori sostiene e impiega tecniche agricole indirizzate al 100% dalla scienza e dalla ricerca continua, rispettando i parametri stabiliti dalle leggi. E' un errore demonizzare l’intero comparto».

quote latte
Mungitura automatizzata in stalla

Mastrandrea:«La tecnologia a supporto della produttività sostenibile»

«Si afferma sempre più spesso, sopratutto in trasmissioni del servizio pubblico, che nel 2050 diventeremo 10 miliardi di persone e che dovremo riuscire a dare da mangiare a tutti. Come ci riusciremo? Potremo farlo solo attraverso un'agricoltura tecnologicamente all'avanguardia, che se praticata in modo corretto, come quasi tutti gli agricoltori fanno, non ha nessun tipo di impatto negativo nei confronti dell’ambiente e sull'uomo. Lo stupore manifestato durante il servizio nello scoprire che riusciamo ad allevare, nel massimo rispetto delle regole, 800 capi in una stalla con il supporto di un solo operatore coadiuvato dalle più innovative tecnologie, è fuori luogo. E' grazie a questo sistema che si possono contenere i costi di produzione e garantire a tutti i consumatori il latte, i formaggi e la carne, a prezzi accessibili».

«Ci tengo a precisare - incalza Mastrandrea - che sostenere l'allevamento intensivo non significa sottostimare quello allo stato brado. Ma dobbiamo essere consapevoli che sono due tipologie di allevamento diverse con obiettivi aziendali differenti».

Allevamenti e inquinamento

Secondo la tesi sostenuta da Report, l’agricoltura e gli allevamenti intensivi contribuirebbero alla produzione di PM10 (Particulate Matter: l’insieme delle sostanze sospese nell'aria che hanno una dimensione fino a 100 micrometri, un micrometro è la millesima parte di un millimetro) e dunque, anche se da verificare, alla diffusione del Coronavirus (facilitata dall'inquinamento atmosferico).

A riguardo Mastrandrea ribadisce che «Gli agricoltori, e anche i giovani di Confagricoltura, si appellano per qualsiasi tesi alla scienza e agli scienziati, e mi sembra evidente, dalle tante risposte avute nel merito da più parti tra ieri e oggi, che nella trasmissione non si sia usato lo stesso principio. Quella di Report è stata una mossa che in questo momento di emergenza non porta rispetto a quel settore che ogni giorno, tra mille difficoltà, lavora per garantire il cibo sulle nostre tavole».

Mastrandrea puntualizza inoltre, che secondo i dati ufficiali di Arpa Lombardia, «I livelli di PM10 nell'aria nella zona del cremasco e del bresciano, dal lockdown, si sono abbassati enormemente».

Arpa Lombardia, l’analisi sulla qualità dell’aria durante emergenza Covid-19

Sono stati pubblicati il 3 aprile i risultati di un'indagine svolta da Regione Lombardia e da Arpa Lombardia sull'andamento dati riferibili alla qualità dell'aria generati dalle misure di restrizione introdotte per contrastare la diffusione del virus. Nello specifico, per le attività agricole, non limitate dalle misure di contenimento, a partire dal 24 febbraio, rispetto allo spandimento dei liquami zootecnici, si sono stimate emissioni in linea con quelle tipiche del periodo. Leggi qui l’intera analisi.

Mastrandrea: «Noi agricoltori siamo responsabili e lo saremo sempre»

«Gli agricoltori lavorano tutti verso un obiettivo ben preciso: produrre in modo efficiente, sicuro e sostenibile per garantire l'approvvigionamento alimentare a tutti. E lo facciamo con orgoglio. Coscienti che la terra, nostro primario mezzo di sostentamento, è un bene comune da preservare e gestire in modo equilibrato».

Allevamenti sotto assedio. Mastrandrea: «Errore demonizzare intero comparto» - Ultima modifica: 2020-04-15T15:54:26+02:00 da Laura Saggio

1 commento

  1. Parole Sante. Chi fa il cibo… I supermarket. No. Noi Contadini… Sapete perche succedono queste cose? Non siamo protetti da nessuno anzi maltrattati da tutti. Vergona.

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