Giornata del suolo, in trent’anni perso il 20% della Sau

giornata mondiale del suolo 2020
La Gionata Mondiale del Suolo è stata indetta dalle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla salvaguardia di questo bene prezioso. La posizione delle associazioni coinvolte

In trent’anni è andato perduto circa il 20% della superficie agricola utilizzata (Sau) a causa dell’espansione delle città e delle infrastrutture, per il degrado delle aree periurbane e per l’abbandono dei territori collinari e montani. Lo ricorda Confagricoltura in occasione della Giornata Mondiale del Suolo del 5 dicembre 2020, indetta dalle Nazioni Unite.

Degrado ed erosione

Il problema è acuito dalla combinazione del degrado del suolo, dell’erosione e dei cambiamenti climatici che, se non si interverrà con determinazione, potrebbe ridurre i raccolti fino al 50% in alcune aree del Paese. Senza dimenticare che il 21% della superficie, di cui il 41% al Mezzogiorno, a rischio di desertificazione.

Il tema di quest'anno della Giornata del Suolo ("Mantieni vivo il suolo, proteggi la biodiversità del suolo") pone in evidenza l’importanza della bioeconomia, della biodiversità e delle misure da intraprendere, a livello nazionale ed europeo, per contribuire alla rigenerazione dei terreni.

Ruolo chiave dell’azienda agricola

La Giornata del Suolo deve essere l’occasione per acquisire consapevolezza del ruolo chiave che svolge l’impresa agricola nella gestione del terreno in un contesto pesantemente influenzato dall’urbanizzazione e dai cambiamenti climatici.

Green Deal, Farm to Fork, la futura Pac, le politiche di coesione, il nuovo programma nazionale della ricerca, ma soprattutto il Recovery plan, sono le grandi opportunità da cogliere per salvaguardare e vitalizzare la risorsa suolo.

A tale proposito sono online nuovi contenuti, video-lezioni e forum di discussione su “Cia per il suolo”, la piattaforma promossa dall’organizzazione per la formazione degli agricoltori, ma anche destinata a informare e sensibilizzare tutti i cittadini sulle buone prassi per una gestione sostenibile del bene terra. Per la Giornata mondiale del suolo, Cia-Agricoltori Italiani rilancia, quindi, il suo nuovo portale web dedicato all'indirizzo www.ciaperilsuolo.it.

Si perdono due metri quadrati al secondo

L’edizione 2020 del “Rapporto sul consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici”, a cura di Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), mostra come l’Italia sia ancora ben lontana dal fermare il consumo di suolo, considerando che se ne perdono 2 metri quadrati al secondo con coperture artificiali, che corrispondono a circa 16 ettari al giorno a fronte, peraltro, di una popolazione in decrescita, che non ha quindi bisogno di occupare ulteriori spazi.

Maria Grazia Mammuccini, Presidente FederBio

«I dati confermano un continuo e significativo incremento del consumo di suolo a scapito delle aree agricole e naturali, la cui tutela è decisiva per contrastare i cambiamenti climatici - afferma Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio -. Soprattutto in un momento come quello attuale, dove la crisi sanitaria è fortemente legata a quella ambientale, è fondamentale un’attività di sensibilizzazione su una corretta gestione dei terreni. L’agricoltura intensiva, la monocoltura, l’uso di diserbanti e concimi chimici di sintesi sono tra gli elementi che più impoveriscono il terreno, riducendo la materia organica e la concentrazione di microrganismi. Ecco perché è urgente un cambio di rotta reale e concreto, basato sulla transizione agroecologica, per allineare anche l’Italia agli obiettivi ambiziosi del Green Deal europeo e delle strategie Farm to Fork e Biodiversità che incentivano le pratiche sostenibili a tutela degli ecosistemi e della fertilità dei terreni».

Una risorsa non rinnovabile

Massimo Centemero

«Il suolo è una risorsa non rinnovabile. Dieci centimetri necessitano di 2.000 anni per essere rigenerati – sottolinea Massimo Centemero, direttore del Cic (Consorzio italiano compostatori) -. Per questo è urgente mettere in atto pratiche rigenerative atte ad arrestarne degrado e perdita di fertilità, riportando la materia organica nel suolo, per rendere il suolo più resiliente e fertile e per contribuire alla decarbonizzazione dell’atmosfera attraverso l’assorbimento di carbonio. Sono necessari interventi normativi che valorizzino il suolo e supportino le azioni che enti, imprenditori, associazioni stanno mettendo in campo per invertire la tendenza all’impoverimento dei suoli in sostanza organica».

Migliori condizioni del suolo

Carlo Triarico

«Dalla letteratura scientifica emerge che il metodo biodinamico è in grado di migliorare le condizioni dei suoli per quanto riguarda gli aspetti biochimici e biologici – afferma Carlo Triarico, presidente dell’Associazione nazionale biodinamica -. In particolare, il metodo biodinamico garantisce un aumento per numero e biomassa dei lombrichi presenti nel suolo rispetto a quanto rilevato negli altri metodi di coltivazione (biologico e convenzionale). Ulteriori studi basati su osservazioni pluriennali hanno evidenziato che i suoli sottoposti a pratiche biodinamiche hanno una maggiore biodiversità nella microflora e microfauna rispetto a quelli con coltivazioni biologiche o convenzionali e che mostrano minori condizioni di stress in termini di parametri chimici. In ulteriori studi si riconosce all’agricoltura biodinamica la capacità di migliorare la sostanza organica del suolo e di sequestrare maggiori quantità di gas climalteranti (CO2, CH4, NOx). Per quanto riguarda la presenza nel suolo di azoto totale, la letteratura scientifica rileva che con il metodo biodinamico si riscontrano maggiori concentrazioni di questo prezioso nutriente. Anche per questo è importante incentivare la ricerca e la formazione universitaria, temi al centro dell'ultima giornata di convegno dell'associazione per l'agricoltura biodinamica che si terrà il 10 dicembre in diretta streaming alle ore 15 su sito dedicato convegno www.convegnobiodinamica.it».

Giornata del suolo, in trent’anni perso il 20% della Sau - Ultima modifica: 2020-12-04T18:09:36+01:00 da Alessandro Maresca

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