Agrofarmaci, i sei impegni dei produttori europei in favore del Green Deal

Géraldine Kutas, direttore generale di Ecpa
14 miliardi di euro di investimenti nel digitale e nelle biosolutions più un piano condiviso che fa leva su innovazione, formazione, economia circolare. Ecpa dice no a tagli lineari di agrofarmaci e fertilizzanti decisi a tavolino ma offre tutto il suo appoggio per abbinare sostenibilità ambientale ed economica. Géraldine Kutas (Ceo di Ecpa): «Serve un quadro normativo europeo adeguato che incoraggi l'innovazione»

More with less: fare di più con meno. Una sfida per l’industria europea dei produttori di agrofarmaci e bioagrofarmaci che ora diventa una lista di sei impegni concreti per supportare l’agricoltura europea nella svolta del Green Deal.

Impegni ribaditi durante una conferenza stampa in diretta streaming organizzata da Ecpa (Europe's crop protection industry, l'associazione europea delle industrie per la protezione delle colture).

«Il Green deal è un progetto ambizioso – commenta Géraldine Kutas, direttore generale di Ecpa -, con la sua nuova strategia di crescita economica la Commissione Europea ha dato un forte segnale per un futuro più sostenibile nell'Ue».

Ripensare la sostenibilità ambientale

Kutas ha ribadito che Epca intende sostenere gli obiettivi del Green deal europeo, anche attraverso uno stanziamento “monstre” di 14 miliardi di euro per lo sviluppo di soluzioni innovative entro il 2030. «Occorre ripensare il tema della sostenibilità ambientale e il modo il cui il cibo viene prodotto ha un ruolo centrale, ma le azioni devono essere compatibili con l’obiettivo della sostenibilità economica delle aziende agricole».

La strategia di collaborare e puntare sull’innovazione ha, secondo Ecpa, più chance di successo rispetto a quella utilizzata nelle strategie “From fark to fork” e “Biodiversity”, entrambe parti integranti del  Green deal.  «I traguardi di tagli lineari nell’utilizzo di agrofarmaci e fertilizzanti secondo percentuali prefissate sembrano dettati più da convenienze politiche che da precise basi scientifiche».

I sei impegni di Ecpa

La strada scelta dalle aziende che fanno parte di Ecpa è stata invece quella di riunirsi per assumere volontariamente sei impegni precisi e quantificabili che fanno capo a tre principali capitoli: ricerca e innovazione, formazione, economia circolare.

Tecnologia e innovazione agricola

In linea con l'obiettivo della Commissione Europea di un rilancio dell’economia digitale e “green”, Ecpa promuove l'innovazione e lo sviluppo di strumenti digitali e di precisione, nonché nuove Biosolutions.

  1. Investimenti da 10 miliardi di euro in innovazione e progettazione di tecnologie digitali e di precisione entro il 2030;
  2. Investimenti da 4 miliardi di euro nello sviluppo di biopesticidi entro la stessa data

«Ma è necessario ricordare che qualsiasi investimento su cui si impegna l'industria sarà utile solo se ci sarà il quadro normativo appropriato che permetta all'innovazione di raggiungere gli agricoltori europei».

Economia circolare

  1. Aumento del tasso di raccolta dei contenitori di plastica di agrofarmaci e bioagrofarmaci al 75%;
  2. Messa a punto entro il 2025 si un sistema di gestione e riutilizzo per questi contenitori negli Stati membri dell'UE che non lo hanno ancora implementato, ampliando il programma al tasso di due nuovi Paesi ogni anno

«In questo modo contribuiremo all'obiettivo di minimizzare gli sprechi e le risorse impiegate, riducendo l'impatto ambientale degli imballaggi in plastica».

Protezione delle persone e dell'ambiente

  1. Formare entro il 2030 1 milione di consulenti e agricoltori sulla migliori pratiche di gestione per salvaguardare la salute degli agricoltori e proteggere le acque e l’ambiente;
  2. Al fine di ridurre ulteriormente l’esposizione degli operatori, trasferire le tecnologie Cts (Closed transfer systems) per la gestione in sicurezza dei trattamenti e delle operazioni di gestione degli strumenti di difesa al 100% degli agricoltori e operatori europei.

«Curando la formazione degli agricoltori sulla gestione integrata delle avversità, sulla protezione dell'acqua e sull'importanza dei dispositivi di protezione individuale (DPI), il nostro settore mira a minimizzare ulteriormente l'esposizione degli operatori e ridurre i rischi connessi ad usi impropri dei prodotti fitosanitari, contribuendo al contempo a gli obiettivi generali della direttiva sull'uso sostenibile».

Géraldine Kutas ha concluso ribadendo: «Questi impegni rappresentano una grande sfida per le nostre aziende ma chiediamo alla Commissione Europea di sostenere l'agricoltura sostenibile con un quadro normativo adeguato che incoraggi l'innovazione».

Per informazioni:

La rete Ecpa

Gli impegni per il Green Deal 2030

Agrofarmaci, i sei impegni dei produttori europei in favore del Green Deal - Ultima modifica: 2020-09-10T20:56:50+02:00 da Lorenzo Tosi

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