Tra emettere e catturare gas serra c’è di mezzo il carbon farming

carbon farming
L'Ue ha messo nero su bianco il ruolo dell'agricoltura come attività che, pur continuando a emettere CO2, può però anche contribuire a ridurre la presenza di gas climalteranti in atmosfera

Il Regolamento Comunitario n. 3012 del 27 novembre 2024 aggiunge una determinante prospettiva nella strategia Ue circa il Green Deal. La definizione del settore agricoltura che viene proposta si configura in accezione positiva come un green business in relazione all'introduzione della carbon farming. Ovvero le pratiche a beneficio del sequestro di CO2 dall’atmosfera determinano che il business agricolo diventi il mezzo per realizzare la transizione ecologica. Con l’apporto delle tecniche di agricoltura del carbonio (rigenerativa, di precisione e forestazione, solo per portare alcuni esempi), si configura quindi un settore valido per stoccare carbonio, ridurre le amissioni, migliorare la gestione del ciclo delle acque.

Un approccio in controtendenza rispetto al considerare l’agricoltura un settore foriero di emissioni da controllare. Pertanto si passa da definire l’agricoltura come uno dei tanti settori emissivi a un perimetro di attività che, non cessa di emettere CO2, ma può contribuire a delimitarne la nociva presenza in atmosfera.

Da problema a soluzione

In questa prospettiva, avviata dalla prima regolazione della carbon farming, si determina il passaggio da settore generatore del problema a settore che contribuisce alla sua soluzione.

Seguendo questa impostazione appare sostenibile non prendere più in considerazione la possibilità di vedere un giorno l’agricoltura inserita in Tassonomia Ue (Taxonomy Regulation 2020/852/Ue) come invece si pensava potesse accadere.

Nel dispositivo legislativo il ruolo attivo di contributo alla mitigazione e al rallentamento delle emissioni è assicurato dalle pratiche di agricoltura del carbonio in riferimento a tre tipologie:

  1. Conservazione permanente, con uso di impianti Fer (alimentati da Fonti di Energia Rinnovabile, come biomasse o irraggiamento solare) che generano sia la cattura che lo stoccaggio del carbonio;
  2. Agricoltura al carbonio propriamente detta, che si basa su tecniche di cattura e stoccaggio del carbonio insite nelle pratiche agricole, come può essere la forestazione;
  3. Stoccaggio del carbonio nei prodotti, con approccio in questo caso proattivo che prevede l’utilizzo di materiali che hanno sequestrato carbonio nella loro realizzazione. Per esempio usando materiali a base legno nelle costruzioni.

Un ruolo chiaro per l'agricoltura

Avendo un'impostazione prettamente prescrittiva circa la misurazione e certificazione del sequestro e stoccaggio di carbonio, il Regolamento procede a definire e dettagliare i criteri dell’agricoltura del carbonio, declinando e proponendo pratiche colturali e di raccolta.

Lo specifico inquadramento ci permette quindi di identificare i mezzi al fine di generare un mercato dei crediti derivanti. La finalità specifica ha tuttavia generato un approccio diverso, concreto e innovativo, rispetto al ruolo dell’agricoltura, sancendo finalmente il suo ruolo come risolutore di problemi e non più come generatore.

Tra emettere e catturare gas serra c’è di mezzo il carbon farming - Ultima modifica: 2025-05-20T17:41:58+02:00 da Simone Martarello

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