Alle aziende danneggiate dall'alluvione andranno 130 euro per i pascoli, 380 euro per i seminativi e 1.500 euro per le colture arboree
Su proposta del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, la Conferenza Stato-Regioni ha approvato lo schema di decreto ministeriale con il quale si destinano 181,6 milioni di euro agli agricoltori colpiti dall’alluvione del maggio scorso e dalla siccità del 2022 e dei primi mesi del 2023.
I fondi disponibili arrivano dalla Commissione europea, attraverso il Reg. (Ue) 2023/1465 relativo alla riserva di crisi. Nel dettaglio si tratta di 60,5 milioni di euro di fondi europei ai quali lo Stato italiano ha aggiunto un cofinanziamento del 200%, pari a 121,1 milioni di euro.
Il decreto approvato prevede l’assegnazione di cento milioni di euro in favore delle aziende agricole delle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche colpite dall’alluvione del maggio 2023 e i rimanenti 81,6 milioni in favore delle imprese agricole danneggiate dalla siccità del 2022, protrattasi fino all’aprile 2023. Anche se per ora non si conoscono i dettagli dei pagamenti, si sa per certo che i fondi sono da spendere entro il 31 gennaio 2024.
Sarà Agea a procedere con l’istruttoria dei provvedimenti per poi avviare gli indennizzi. Per la verifica del procedimento si insedierà un comitato di monitoraggio.
Un aiuto per 25mila aziende
Per quantificare i contributi da concedere per i danni provocati dalla siccità si sono usate le istruttorie regionali a integrazione dell’aiuto già concesso dalle stesse Regioni. Per l’alluvione si è reso necessario eseguire una puntuale rilevazione dei danni, particolarmente complessa soprattutto nelle aree collinari e montane interessate da migliaia di frane, che ha portato a quantificare un contributo medio per ettaro, pari a 130 euro per i pascoli, a 380 euro per i seminativi e a 1.500 euro per le colture arboree.
«Si tratta di un provvedimento particolarmente atteso, soprattutto dalle imprese dei territori colpiti dall’alluvione del maggio scorso, che interesserà una superficie complessiva superiore a 180mila ettari, distribuita su circa 25mila aziende, in gran parte localizzate in Emilia-Romagna», ha commentato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida.
