Si sperava in qualcosa di meglio per la barbabietola italiana, o meglio, per ciò che resta nei comprensori ancora attivi. A metà campagna i risultati non sono quelli del 2017, annata davvero complessa a causa del caldo anomalo ed eccessivo, ma nemmeno così positivi da raggiungere l’ambita media di 10 t di saccarosio per ettaro.
Sì, più di un agricoltore a questa soglia c’è arrivato, ma nell’insieme rese e polarizzazioni 2018 nei due comprensori di Coprob - la cooperativa leader nazionale del mercato dello zucchero – Minerbio (Bo) e Pontelongo (Pd) non sono straordinarie.
Il clima non ha aiutato e, i notevoli sforzi tecnico-agronomici messi in atto per migliorare ulteriormente le performance, sono stati premiati solo in parte.
Qualche numero, quando siamo indicativamente a poco meno di metà campagna.
Meno di 60 t/ha
A Minerbio il peso netto in radici attualmente ruota attorno alle 53 t/ha, leggermente inferiore alle 56 t/ha della media degli ultimi quattro anni (-5,3%). Le rese salgono a Pontelongo, dove si naviga sulle 61 t/ha, comunque sotto alla media quadriennnale di 63 t/ha (-3,1%).
Più evidente il calo delle polarizzazioni in particolare nell’area bolognese.
A Minerbio a fine agosto la polarizzazione è di 14,8°, decisamente al di sotto dei 16,5° della media degli ultimi quattro anni, con un calo nell’ordine del 10%.
Analoga situazione a Pontelongo dove a oggi si registra una polarizzazione del 14,7°, contro i 15,3° medi degli ultimi 4 anni (-4%).
Grandine e cercospora
Quali le cause di questi risultati? «L’inizio della campagna bieticola 2018 – sottolineano in Coprob - è stato piuttosto simile, almeno per la polarizzazione, a quella del 2014 sia per il comprensorio di Pontelongo che per quello di Minerbio. In particolare le piogge cadute in luglio hanno mantenuto le bietole in un buono stato vegetativo, ma con polarizzazioni basse a seguito dell’assorbimento idrico. Le aree maggiormente interessate dalle piogge sono state quelle caratterizzate storicamente da elevate polarizzazioni (come la zona di Medicina nel Bolognese), contribuendo a far risentire maggiormente sul comprensorio emiliano-romagnolo di questo andamento. Le precipitazioni inoltre sono state spesso accompagnate da grandine, fattore sfavorevole al successivo incremento delle polarizzazioni».
«L’andamento della polarizzazione – continua la nota – pare consolidato e l’attesa è per un calo medio anche a fine campagna. Mentre per il peso in radici si può osservare un crescente aumento. Incremento però che sta risentendo, per ora in maniera lieve, dell’impennata delle elevate temperature di metà agosto, che insieme alla forte pressione cercosporica hanno evidenziato a differenza dell’anno 2014 il negativo andamento di “cerco stress”».
«Il forte stress fisiologico – concludono alla Cooperativa - che ha generato tale andamento su bietole ben vegetanti, è stato repentino, senza lasciare tempo a una graduale “maturazione” delle bietole, le quali stanno accusando maggiormente dell’azoto assorbito senza poterlo elaborare (elevato rapporto N/Pol)».