Cimice asiatica, via libera agli indennizzi ma solo in tre Regioni

Infestazione di cimice asiatica su pera abate
Il ministero dichiara lo stato di calamità per i grossi danni causati da Halyomorpha halys in Lombardia, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. Veneto e Piemonte ancora al palo, mentre i produttori, alle prese con l’emergenza coronavirus, chiedono più tempo per le richieste di accesso agli 80 milioni stanziati nel 2019

Il ministero delle Politiche agricole annuncia che è stato dichiarato lo stato di calamità per le infestazioni di cimice asiatica (Halyomorpha halys). Nel corso del 2019 questo flagello ha colpito in particolare le regioni del nord, causando pesanti danni alle produzioni agricole, in particolar modo frutticole, nel corso del 2019. Per ora vengono riconosciuti i danni riscontrati solo in tre Regioni: Lombardia, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna.

Gli 80 milioni stanziati l'anno scorso

Teresa Bellanova

«Sulla base delle richieste regionali – riporta una nota di via XX settembre -, integralmente accolte da questo Ministero, gli agricoltori situati nei territori delimitati potranno far fronte ai danni subiti grazie agli aiuti contemplati dal Fondo di Solidarietà Nazionale appositamente finanziato con 80milioni nell'ultima Legge di bilancio per il ristoro dei danni provocati dalla cimice asiatica».

Le azioni finanziabili

In particolare potranno essere concessi:

  • contributi in conto capitale fino all'80% del danno sulla produzione lorda vendibile ordinaria,
  • prestiti ad ammortamento quinquennale per le maggiori esigenze di conduzione aziendale nell'anno in cui si è verificato l'evento ed in quello successivo,
  • proroga delle rate delle operazioni di credito in scadenza nell'anno in cui si è verificato l'evento calamitoso,
  • esonero parziale (fino al 50%) dal pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali propri e dei propri dipendenti.

Le domande di intervento dovranno essere presentate alle Regioni competenti entro il termine perentorio di quarantacinque giorni dalla data di pubblicazione del decreto di declaratoria nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

Per le altre Regioni le cui richieste sono in fase di integrazione (Veneto, Piemonte, Trentino Alto Adige ed altre), il Ministero sta procedendo con le relative istruttorie per giungere nei prossimi giorni alla Dichiarazione dello stato di calamità.


Vernocchi (Alleanza Coop): «Il provvedimento
sia esteso a Piemonte e Veneto»

Accoglie con soddisfazione questo provvedimento Davide Vernocchi, Coordinatore

Davide Vernocchi

Ortofrutta di Alleanza delle cooperative Agroalimentari. «Auspichiamo ora – puntualizza - che il provvedimento venga presto esteso anche alle regioni Veneto e Piemonte, per le quali l’istruttoria è in fase di ultimazione». «Ora che l’iter della procedura è di fatto stato avviato – prosegue Vernocchi – ed è possibile presentare le domande di intervento alle regioni, il nostro auspicio è che si pervenga in tempi rapidi a dare risposte ai produttori che hanno avuto danni che solo per il Nord Italia sfiorano i 600 milioni di euro».


Confagricoltura : «Ora più concretezza sull’ok alla Vespa Samurai»

Sulla stessa linea Confagricoltura che rivendica il ruolo nell’emanazione del decreto. «È

Adulto di vespa samurai (Trissolcus japonicus)

stata accolta – si osserva da Palazzo della Valle - la nostra richiesta di intervenire al più presto con il Fondo di Solidarietà Nazionale che è stato appositamente finanziato con 80 milioni dall'ultima legge di bilancio; però per gli agricoltori danneggiati ed ora nel pieno dell’emergenza COVID-19 sarà opportuno ampliare i termini per la presentazione delle domande di intervento».

«Attendiamo – conclude Confagricoltura – che terminino in tempi rapidi le istruttorie nelle altre regioni, per provvedere così a nuova dichiarazione dello stato di calamità. Andrà poi varato al più presto il decreto che consenta l’utilizzo dell’antagonista della cimice, la “vespa samurai” (Trissolcus japonicus)».


Ma Confagri Emilia Romagna chiede più tempo per presentare le domande di intervento

«Sono state finalmente accolte le nostre richieste - dichiarano i vicepresidenti di

Gianluca Vertuani di Confagricoltura Ferrara

Confagricoltura Emilia Romagna, il ferrarese Gianluca Vertuani e il ravennate Andrea Betti, in rappresentanza delle aree più colpite – desideriamo ringraziare il Ministero dell’Agricoltura, che sulla base delle richieste avanzate dalla Regione, ha concesso lo stato di calamità all’intero territorio emiliano-romagnolo per i danni causati dalla cimice asiatica. Tuttavia, le risorse messe a disposizione dal Fondo di Solidarietà Nazionale, finanziato con 80 milioni di euro nell’ultima legge di bilancio, non sono sufficienti a far fronte al totale indennizzo dei danni, che in Emilia-Romagna ammontano a oltre 250 milioni di euro».

La soddisfazione è comunque parziale. Preoccupano infatti le scadenze relative alla

Andrea Betti Confagricoltura Ravenna

presentazione delle domande di intervento che dovranno pervenire alla Regione entro il termine perentorio di quarantacinque giorni dalla data di pubblicazione del decreto di declaratoria nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

«Serve una deroga perché è impensabile rispettare i tempi nel pieno della pandemia globale e circa il 60% delle aziende frutticole del nostro territorio hanno registrato una ingente perdita di produzione».

«Abbiamo aspettato cinque mesi per avere una risposta sullo stato di calamità, chissà quanto ancora dovremo attendere per ottenere il via libera al clorpirifos metile, l’agrofarmaco in grado di contrastare la cimice asiatica messo al bando dalla Ue, per il quale è stata avanzata dal ministro Bellanova a Bruxelles la richiesta di utilizzo in deroga speciale e localizzata della molecola».


Clorpirifos messo fuori dal gioco da Bruxelles

Su quest'ultimo fronte però le notizie che arrivano da Bruxelles non sono per nulla positive. L’ultima riunione del comitato Ue “Paff” sulla salute di piante e animali dello scorso 18 febbraio ha infatti abbassato il limite massimo di residuo accettato per clorpirifos e clorpirifos metile a 0,01 mg/kg per tutte le derrate alimentari, di origine vegetale e animale. Si tratta del limite inferiore di determinazione analitica e questo vanificherebbe qualsiasi richiesta eccezionale proveniente dall’Italia e da altri stati membri.

Danni da cimice asiatica su mela
Cimice asiatica, via libera agli indennizzi ma solo in tre Regioni - Ultima modifica: 2020-03-13T10:56:44+01:00 da Lorenzo Tosi

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