Con l'Italia ancora chiusa per pandemia a un anno dal primo lockdown, arriva una buona notizia per il settore agroalimentare. Unione europea e Stati Uniti hanno deciso di sospendere per quattro mesi i dazi che le due sponde dell'Atlantico avevano imposto reciprocamente alle merci d'importazione provenienti da Ue e Usa per la controversia nella vicenda Airbus-Boeing.
Per il settore primario e per l'industria alimentare italiana è una boccata d'ossigeno, dato che i dazi aggiuntivi del 25% imposti a ottobre 2019 dall'ex presidente Trump su prodotti come Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Gorgonzola, Asiago, Fontina, Provolone, ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi, agrumi, succhi, cordiali e liquori, vale circa mezzo miliardo di euro. Inoltre, gli Stati Uniti sono il primo mercato di sbocco fuori dalla Ue per i prodotti agroalimentari italiani, con un fatturato annuale che sfiora i cinque miliardi di euro.
Tempi tecnici per lo stop poi al lavoro per soluzione definitiva
Nella dichiarazione congiunta Ue-Usa viene indicato che la sospensione di tutte le tariffe sia sugli aeromobili che sui prodotti non aerei diventerà effettiva non appena saranno completate le procedure interne de entrambe le parti. Ma l'obiettivo della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e del presidente Usa Joe Biden è di arrivare a una soluzione definitiva della questione. Soddisfazione per il congelamento temporaneo delle tariffe è stata espressa dalle principali organizzazioni agricole e dai consorzi di tutela dei prodotti più colpiti, come Grana Padano e Parmigiano Reggiano.
Formaggi i più colpiti
In generale sono state proprio le Dop casearie italiane a subire di più l'imposizione dei dazi, con un crollo del 21% delle esportazioni nel 2020. Per il Parmigiano Reggiano Washington rappresenta la prima destinazione oltre confine, una quota del 20% del totale dell'export pari a circa 12mila tonnellate di prodotto. Con le tariffe aggiuntive imposte da Trump il prezzo a scaffale era salito da 40 a 45 dollari al chilo.
Stesso discorso per il Grana Padano, che spedisce Oltreoceano 160mila forme l'anno. Con questa intesa, per quattro mesi si sono tolti i dazi su 65 milioni di prodotto, pari a oltre 16 milioni di euro che non saranno pagati da buyer e consumatori.