Pratiche commerciali sleali, l’iter del disegno di legge di recepimento della direttiva De Castro è impantanato nella burocrazia parlamentare.
Il presidente della Commissione Agricoltura al Senato Gian Paolo Vallardi prende carta e penna per cercare di sbloccare un provvedimento atteso dagli agricoltori e decisivo per la competitività del made in Italy.
All’indomani dell’approvazione della direttiva il nostro Governo dichiarò che l’Italia sarebbe stato il primo paese a recepirla. Un record che invece è andato alla Spagna.
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Una lettera di sollecitazione alle Commissioni Bilancio e Lavori pubblici
«Ho personalmente scritto – dichiara il Senatore - ai presidenti delle commissioni Bilancio e Lavori pubblici del Senato perché, con urgenza, forniscano i pareri di competenza delle commissioni da loro presiedute al disegno di legge».
«Si tratta infatti di un provvedimento – continua - il cui iter parlamentare è iniziato lo scorso gennaio e che limita la vendita sottocosto dei prodotti agricoli e impone il divieto di aste a doppio ribasso, vergognosa speculazione che la grande distribuzione organizza per abbassare il costo dei prodotti agricoli».
Pratiche sleali nella palude della burocrazia parlamentare
Secondo Vallardi «è inconcepibile che un provvedimento così urgente e necessario alla difesa del comparto agricolo, approvato addirittura alla camera all'unanimità in prima lettura, resti paralizzato nelle more della burocrazia parlamentare senza che chi di competenza non vi riservi la dovuta considerazione».
Secondo il presidente «la tutela dei produttori agricoli e dei lavoratori coinvolti, così come dei consumatori finali, si fa con atti concreti, immediati, che incidono sulla quotidiana dinamica del settore: altrimenti si rimane nel campo delle promesse e delle parole di circostanza».
Stop al sottocosto, la richiesta della Ministra Bellanova alla Gdo
Pochi giorni fa anche la ministra Teresa Bellanova, in occasione dell’intervento decontributivo in favore delle filiere agricole, ha lanciato l’allarme per l’alimentare venduto sotto costo e ha ribadito la necessità, appunto, di un equilibrio nelle filiere e di un’alleanza con i consumatori (clicca per approfondire).