Programmazione 2021-2027 da realizzare concertando il meglio che serve al sistema agricolo pugliese, con la più larga condivisione e con bandi quanto più chiari e semplici possibile. Lotta più serrata all’avanzamento del batterio Xylella fastidiosa, con l’appoggio dell’appena costituito Comitato tecnico-scientifico e l’aiuto del “Piano straordinario di rigenerazione olivicola della Puglia” che introduce importanti novità.
Organizzazione, nei territori della Puglia centro-meridionale fortemente danneggiati dall’epidemia causata da Xylella, di una massiccia azione di reimpianto, per creare un nuovo patrimonio economico e produttivo, olivicolo e non solo, e ricostruire il paesaggio. Sono alcuni degli impegni assunti dall’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, per il quinquennio in cui ricoprirà uno degli incarichi più importanti e complessi nella nuova giunta regionale.
A fine 2020 qual era lo stato di avanzamento di spesa del Psr 2014-2020? Verranno restituiti fondi non spesi all’Ue oppure la Regione usufruirà di una ulteriore proroga, dopo quella già ottenuta per il 2020, a causa dell’emergenza Coronavirus?
«I dati ufficiali dicono che la spesa relativa al solo 2020 è stata effettuata per il 93%, mentre il ritardo nella spesa per gli anni precedenti è pari a 96 milioni di euro. Tale ritardo è dovuto non solo all’emergenza Covid-19, ma al anche al contenzioso sulle graduatorie di alcune misure che per la parte più cospicua è stato definito con sentenze notificate il 18 novembre 2020. Presenterò entro gennaio richiesta di proroga motivata e sono fiducioso di dimostrare la fondatezza e la correttezza della stessa».
Può tracciare un breve quadro riassuntivo dei fondi totali stanziati per le misure più importanti del Psr 2014-2020?
«I fondi totali ammontano a 1.616.730.578,52 di euro. Fra le misure più importanti voglio ricordare: Misura 4 “Investimenti” con 556.723.966,94 €; Misura 6 “Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese (primo insediamento)” con 116.276.033,06 €; Misura 8 “Sviluppo aree forestali e miglioramento redditività” con 110.000.000,00 €; Misura 10 “Pagamenti agro-climatico-ambientali” con 192.000.000 €; Misura 11 “Agricoltura biologica” con 249.000.000 €; Misura 16 “Cooperazione” con 52.103.024 €; Misura 19 “Sostegno allo sviluppo locale” con 158.849.586,78 €».
Quali ritiene debbano essere gli indirizzi fondamentali e prioritari per il Psr 2021-2027?
«Adesso vediamo come spendere bene le anticipazioni delle prime due annualità della prossima programmazione, che voglio spalmare sulle misure e graduatorie più importanti. Nel mese di gennaio insedierò il gruppo di lavoro che preparerà gli atti propedeutici alla discussione e alla formalizzazione della nuova programmazione 2021-2027. Concerteremo il meglio che serve al sistema pugliese e con la più larga condivisione».
Nella redazione del Psr 2021-2027 come pensa di evitare gli errori commessi nella messa a punto di alcuni bandi relativi al Psr 2014-2020?
«Con bandi quanto più chiari e semplici possibili. No all’utilizzo di indicatori e criteri di valutazione discutibili e aleatori. Solo atti e azioni certe e verificabili».
La Xylella avanza verso nord della Puglia e Basilicata. Intende adottare nuovi strumenti per incrementare il monitoraggio del batterio e bloccarne la progressione che, seppur lenta, sembra inarrestabile?
«Con la Xylella purtroppo dobbiamo convivere. Oltre al Comitato tecnico-scientifico che mi supporterà nella valutazione tecnica insieme all’Osservatorio fitosanitario regionale, col “Piano straordinario di rigenerazione olivicola della Puglia” saranno introdotte importanti novità: più campionamenti molecolari e per aree ristrette; più laboratori al lavoro per passare dal potenziale di 600 campioni al giorno ad almeno 1.800-2.000 campioni al giorno; corresponsabilizzazione tra i Comuni (Anci), l’Anas, le Province e la città metropolitana (Unione province d’Italia), gli agricoltori e i proprietari dei terreni unitamente alle organizzazione agricole, per segnalare ogni sospetto e realizzare le buone pratiche con regole condivise e rispettose delle norme e dei regolamenti comunitari».
Come diventerà l’agricoltura nella Puglia centro-meridionale dopo i gravi danni causati dal batterio Xylella? La Regione ha un’idea strategica sul suo futuro e cercherà di indirizzare le scelte degli agricoltori con il Psr? Prevarrà l’opzione impianti olivicoli intensivi con varietà resistenti, oppure l’opzione meno olivi e più frutta tropicale, o altre ancora?
«Stiamo mettendo in campo un’azione sinergica fra territori, imprenditori, organizzazioni agricole, Regione e ministero dell’Agricoltura per realizzare una massiccia azione di reimpianto, ridare un nuovo patrimonio economico e produttivo, olivicolo e non solo, ricostruire il paesaggio».
L’emergenza Coronavirus ha provocato gravi danni al settore agricolo e in particolare a comparti come il florovivaismo. Quali interventi di ristoro danni e di aiuto per la ripresa la Regione ha messo in atto e intende ancora disporre?
«La Regione Puglia ha risposto subito durante il primo lockdown. Poi con la seconda ondata ha definito l’uso di risorse e bandi, condividendo e concertando le une e gli altri con le organizzazioni agricole, per il ristoro dei danni subiti».
Lei è attualmente coordinatore della commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni: in quali direzioni sta indirizzando tale suo importante ruolo nazionale?
«Il mio è un ruolo di garanzia. Al momento molto apprezzato seppur complicato per la fase che stiamo vivendo e per la pressante richiesta della stragrande maggioranza delle Regioni di rimodulare il riparto delle risorse. Ci sarà molto da lavorare dentro e fuori la Regione Puglia».
Il Psr pugliese in cifre
1,61 miliardi di euro la dotazione complessiva
556 milioni destinati alla Misura 4 (investimenti)
249 i milioni stanziati per il biologico
116 i milioni a disposizione per il primo insediamento