È arrivato al giro di boa il Farming Tour, del Consorzio Italiano Biogas. La seconda delle quattro tappe previste si è svolta nell’azienda agricola Palazzetto di Grumello Cremonese, proprio in contemporanea all’inaugurazione dell’impianto di raffinazione del biometano, sorto da un precedente impianto per biogas elettrico.
Tra norme e decreti
Nel corso della mattinata si sono avvicendati sul palco incontri tecnici con altri più “politici”, tutti dedicati alla delicata situazione del settore, in bilico tra un sistema di incentivi che sta andando rapidamente in scadenza per centinaia di aziende e una normativa per il rinnovo della tariffa incentivata che tarda ad arrivare.
«Le tempistiche con cui le normative si stanno concretizzando fanno pensare a un’attesa ancora lunga», ha commentato uno sconsolato Piero Gattoni, presidente del Cib. «Oggi – ha proseguito Gattoni – visitiamo una realtà che ha avuto l’intuizione, il coraggio e la capacità finanziaria di fare un investimento importante e che pertanto si è garantita la prosecuzione dell’attività. Tuttavia tra dilazioni e ritardi, non vediamo soluzioni a breve termine per chi sta arrivando alla scandenza dell’incentivo. Occorre un intervento urgente per garantire un futuro a infrastrutture attualmente in produzione, ma che potrebbero fermarsi una volta terminata la tariffa incentivata. Sarebbe un peccato lasciar morire questi impianti. Dopotutto i costi per garantire loro la prosecuzione dell’attività non sono così alti, specie se visti nel quadro del sistema energetico nazionale. Non lo sono, soprattutto, rispetto alle spaventose spese sostenute dalla collettività in occasione della crisi energetica dello scorso anno. Gli stessi soldi, investiti in infrastrutture, avrebbero garantito un flusso permanente, rinnovabile e nazionale di gas metano. Occorre che il Governo adotti una visione di lungo periodo, che permetta alle imprese di programmare la propria attività».
Produrre energia, ha concluso Gattoni, sta diventando uno strumento di competizione internazionale per le imprese italiane, che attualmente pagano sui mercati l’alto costo dell’energia rispetto ai concorrenti di altri Paesi.
Un’azienda virtuosa
Il tour del Cib ha lo scopo di mostrare esempi virtuosi di sinergia tra agricoltura e produzione energetica. L’azienda agricola Palazzetto appartiene a questa categoria: di proprietà della famiglia Folli da quattro generazioni, conta oggi 530 ettari di superficie, coltivata per l’80% a doppio raccolto, e 400 capi in lattazione, che presto diventeranno 550, munti da quattro robot, con rese decisamente eccellenti. «Siamo a circa 42,5 litri per capo sull’intera stalla, con punte di 49 litri al giorno per le fresche sotto robot», spiega Emilio Folli, figlio del titolare Ernesto.
Il settore energetico si compone di un impianto fotovoltaico da 450 kW, uno da 250 kW in fase di realizzazione e un complesso per produzione e raffinazione del biometano da 630 smc l’ora, per un totale di 5 milioni di metri cubi di metano annui. La stalla fa parte della filiera Granarolo, non a caso il suo presidente, Gianpiero Calzolari, era presente all’inaugurazione.
Verso il Friuli
La terza tappa del Farming Tour è prevista per il 15 giugno ad Azzano Decimo (Pordenone), presso la Società Agricola Principi di Porcia. Una realtà con otto secoli di storia alle spalle e che oggi conta 360 bovini da latte, più di 47mila gambe di asparago, 360mila piante di vite, due impianti biogas per 1,3 MW totali, due impianti fotovoltaici e un impianto idroelettrico.
Per partecipare è necessario iscriversi sul sito consorziobiogas.it/farming-tour.
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