«La raccolta dell’orzo è un appuntamento fisso per tutti gli attori della filiera Birra Peroni – afferma l’amministratore delegato di Birra Peroni Enrico Galasso, in occasione dell’inaugurazione della stagione di raccolta dell’orzo avvenuta a Roma presso la società agricola Pallavicini Mori -. Quest’anno vuole essere anche simbolo di una ripartenza importante per tutta la filiera che fa della qualità il suo punto di forza».
Filiera Birra Peroni, la regione Lazio è la più produttiva
La giornata di raccolta è stata l’occasione per raccontare la filiera di Birra Peroni, composta da oltre 1.500 aziende agricole in Italia che coltivano circa 17.000 ettari di terreno – distribuiti prevalentemente tra Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Umbria, Toscana e Lazio - per un raccolto complessivo di circa 55.000 tonnellate di orzo.
La regione Lazio nel 2019 è stata la principale area di produzione di orzo per Birra Peroni, con circa 600 le aziende coinvolte (che rappresentano il 29,7% del totale) impegnate nella coltivazione di 7.100 ettari di terreno (circa il 37% della superficie totale seminata) e una produzione di oltre 22.000 tonnellate di orzo distico da birra (circa il 30% dell’orzo da malto totale raccolto). Rilevante è anche la produzione di orzo nelle Marche e Umbria (18,9%), Molise (14,3%) e Puglia (7,5%).
In malteria sperimentazioni su nuove varietà di orzo
L’orzo raccolto da Peroni viene conferito e lavorato presso la malteria Saplo di Pomezia (RM), società controllata da Birra Peroni che opera attraverso contratti di coltivazione stipulati con agricoltori del Centro-Sud Italia. La malteria gestisce la ricerca sulle nuove varietà di orzo, in collaborazione con l’Università di Perugia. La sperimentazione mira a valutare tutte le caratteristiche tecniche, la qualità e la produttività che meglio si adattano alle condizioni ambientali del territorio. Saplo vende direttamente i semi di orzo a più di 200 agricoltori ai quali fornisce assistenza tecnica per garantirne una corretta coltivazione.
Gli investimenti di Birra Peroni nella malteria Saplo
Gli investimenti in malteria hanno riguardato l’aggiornamento degli impianti tecnici/elettrici con l’adeguamento alle normative di sicurezza più attuali, l’automazione dei processi di produzione e soprattutto un controllo puntuale di tutti i parametri di produzione verso una digitalizzazione del sistema di controllo del processo produttivo.
Inoltre il piano prevede la realizzazione di tre silos da 2.500 ton l’uno per un incremento di capacità di stoccaggio di 7.500 ton pari al 25% dello stoccaggio attuale. Questo permetterà di gestire in maniera ancora più efficiente l’orzo acquistato dagli agricoltori della filiera soprattutto locale. Sarà completato nella primavera del 2021 e permetterà di ritirare direttamente dagli agricoltori del Lazio il raccolto del prossimo anno.
Galasso: «Il lockdown non ha interrotto la produzione»
«Grazie alla passione e impegno delle persone che lavorano con noi – spiega Galasso - abbiamo continuato, malgrado il difficile momento, ad investire nello stabilimento di Roma oltre 8 milioni di euro, per aumentarne la capacità produttiva, e altri 5 milioni di euro nella malteria Saplo che vanno ad aggiungersi ai 12 milioni investiti negli ultimi dieci anni».
Il progetto formativo Campus Peroni
Campus Peroni, centro di eccellenza nato dalla collaborazione tra Birra Peroni e il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia (Crea), svolge attività di formazione sia in ambito universitario sia nei confronti degli imprenditori agricoli, nel campo della produzione di orzo distico da birra con particolare riferimento a tecniche colturali sostenibili nell'uso delle risorse naturali e ambientali, nonché sul tema dell’innovazione genetica. Partner di Campus Peroni, i dipartimenti di Scienze Agrarie degli Atenei di Teramo, Perugia, Tuscia, Salerno, Firenze e Padova.
«La tracciabilità e la trasparenza della filiera produttiva sono priorità per la nostra azienda e l’innovazione tecnologia nel settore agricolo può certamente determinare il miglioramento delle performance ambientali e quindi la qualità delle materie prime. Campus Peroni - dichiara il direttore relazioni esterne di Birra Peroni Federico Sannella - rappresenta il modello virtuoso e il punto di collegamento tra il mondo della filiera, della trasformazione, della formazione e della ricerca».