Insediato Comitato etico OI del pomodoro da industria del Bacino Centro Sud Italia

Codice etico pomodoro industria
48 aziende di trasformazione e 18 organizzazioni di produttori della filiera del pomodoro da industria aderenti all’Organismo interprofessionale del Bacino Centro-Sud Italia scelgono la sostenibilità sociale e ambientale

Lo scorso gennaio l’assemblea dei soci dell’Organismo Interprofessionale del pomodoro da industria del Bacino Centro-Sud Italia, alla presenza del ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova, aveva approvato il Codice etico per la sostenibilità etico-sociale e la legalità nei rapporti di lavoro e per la sostenibilità ambientale della relativa filiera.

A giugno il Comitato di Coordinamento dell’OI aveva approvato il protocollo operativo, previsto dal Codice etico, che ne identifica le modalità operative per realizzare la sostenibilità sociale e ambientale e dare seguito agli impegni assunti.

L'insediamento del Comitato etico pone le basi operative per l'applicazione del Codice etico

Il 1° dicembre, infine, si è insediato il Comitato etico, nel corso del confronto su “Il percorso di sostenibilità sociale e ambientale della filiera del pomodoro da industria del Centro-Sud”, promosso dall’OI in occasione dell'insediamento del Comitato Etico con la presenza di figure di alto profilo.

Al Comitato etico hanno dato la propria disponibilità figure di alto profilo, in particolare la docente di Diritto pubblico all’Università di Bari Marida Dentamaro, il giornalista di Avvenire Antonio Mira, l’ex ministro e attualmente presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile Edoardo Ronchi, lo studioso e politico Isaia Sales, la referente del percorso su Etica e sostenibilità dell’OI, in passato responsabile della partecipazione delle organizzazioni della società civile a Expo Milano 2015, Fosca Nomis.

Contribuire a una solida credibilità dell’intera filiera

Il percorso compiuto finora dall’Organismo Interprofessionale del pomodoro da industria del Bacino Centro-Sud Italia sul fronte della sostenibilità punta a contribuire a una solida credibilità dell’intera filiera. Si tratta di un impegno importante per un’organizzazione di filiera che unisce 48 aziende di trasformazione, 18 organizzazioni di produttori e 6 organizzazioni di rappresentanza agricola e industriale con 2,1 miliardi di fatturato e una copertura in 12 regioni e che nel 2020 ha dato un grosso contributo alla produzione dei 2,42 milioni di tonnellate di pomodoro da industria reali8zzati nel Bacino del Centro Sud.

In particolare l’insediamento del Comitato etico è ritenuto dall’OI fondamentale per lo sviluppo di un progetto sperimentale per la blockchain della filiera del pomodoro da industria, che prevede premi per le aziende virtuose e sanzioni per quelle che, invece, adotteranno comportamenti in contrasto con quanto previsto dal Codice etico.

L’appoggio del ministro Bellanova

Ministro Bellanova
Il ministro dlel'Agricoltura Teresa Bellanova appoggia l'impegno dell'OI Centro-Sud Italia per dare credibilità alla filiera del pomodoro da industria

L’insediamento del Comitato etico ha ricevuto il plauso del ministro Bellanova. «Si tratta di un momento importante per saldare etica ed economia, perché è strategico difendere la reputazione delle nostre filiere, la tutela del lavoro, la qualità integrata dei nostri prodotti. Sono convinta che etica ed economia debbano correre lungo lo stesso binario, che buon cibo dalla terra e dal mare alla tavola debba significare rapporti di filiera equi, tutela e dignità del lavoro, equa ripartizione lungo la catena del valore.

Ribadisco ancora una volta che la filiera del pomodoro non è una filiera sporca. Per me non esistono filiere sporche ma aziende che commettono reati e come tali vanno punite. Su questo non dobbiamo arretrare ed è un lavoro che dobbiamo fare insieme. Siamo contrari alle presunzioni di colpevolezza ma sappiamo come le colpe di pochi ricadano su tutti in termini di perdita di credibilità del comparto. Soprattutto se qualche paese dall’altra parte del mondo fa generalizzazioni inaccettabili».

Non dichiarazione intenti, ma programma lavoro concreto

Il codice che affronta la sostenibilità economica, sociale e ambientale è la strada giusta e non rimarrà un’importante dichiarazione di intenti, ma sta già diventando un programma di lavoro concreto, ha sottolineato il ministro. «Origine, tracciabilità, rispetto dei diritti dei lavoratori, contrasto alle aste al doppio ribasso, valorizzazione delle buone pratiche di coltivazione e di lavoro: sono tutti punti del documento che si intrecciano con quanto il Governo sta mettendo in campo per il settore. Siamo impegnati nella lotta ai caporali, così come nel contrasto alle pratiche sleali di mercato. Lavoreremo insieme alle Organizzazioni interprofessionali per far conoscere e valorizzare il vostro lavoro.

In questo percorso necessario della responsabilità sociale e della sostenibilità economica sono fondamentali alleanze forti e durature, con il sistema economico e produttivo, con i cittadini consumatori, con il sistema della comunicazione, con le comunità territoriali. Intendo, quindi, continuare a sostenere il vostro impegno, sperando che possa costituire un modello virtuoso capace di offrire nuove prospettive e indicazioni anche ad altre filiere produttive».

Insediato Comitato etico OI del pomodoro da industria del Bacino Centro Sud Italia - Ultima modifica: 2020-12-02T00:17:27+01:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

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