Intesa Philip Morris-Coldiretti per una filiera del tabacco italiano

Tabacco
Il colosso americano investirà fino a 500 milioni di euro in 5 anni sulla filiera tabacchicola  italiana. In campo buone pratiche agricole per aumentare qualità e sostenibilità  

Philip Morris Italia e Coldiretti hanno siglato un'intesa per la valorizzazione dei migliori tabacchi in foglia coltivati in Italia. L'accordo rimarrà valido fino al raccolto 2020 e potrà essere prorogato fino all'anno commerciale 2023-2024. L'intesa con Coldiretti fa seguito al verbale di intesa siglato lo scorso marzo tra Philip Morris Italia e il Mipaaft, che ha previsto investimenti fino a 500 milioni di euro in 5 anni da parte di PMI sulla filiera tabacchicola  italiana.

Coldiretti e Philip Morris Italia si impegnano a partecipare a un programma di investimenti che ha come obiettivi la  riduzione dei costi di produzione, la creazione di valore aggiunto per il reddito dei coltivatori, il mantenimento degli elevati livelli di occupazione del comparto.

Innovazione per una produzione più sostenibile

L'intesa tra le parti prevede interventi finalizzati all'innovazione e alla sostenibilità della filiera agricola italiana, attraverso azioni quali il risparmio energetico e la razionalizzazione dell'uso delle acque nelle fasi di coltivazione e di cura del tabacco; l'utilizzo di energie alternative/rinnovabili nell'alimentazione dei forni di cura del tabacco per ridurre l'emissione di anidride carbonica; le attività di miglioramento genetico, agronomico e cura teso a migliorare la  qualità, stabilizzare le rese, introdurre processi innovativi di  produzione per garantire la sostenibilità della coltivazione; lo sviluppo di sistemi di tracciabilità della produzione per garantire la sostenibilità del prodotto; un percorso di trasformazione verso  attività agronomiche alternative e complementari, considerando la  necessità di adeguare l'offerta al mercato finale

L'accordo di collaborazione prevede l'impegno di Coldiretti a vigilare sul rispetto delle buone pratiche agricole da parte di tutti i coltivatori coinvolti dagli acquisti di Philip Morris International. Le Buone Pratiche Agricole (Good Agricoltural Practices o GAP), consentono una valutazione dei processi di coltivazione dei fornitori e l'identificazione di eventuali opportunità di miglioramento. Si tratta di pratiche economicamente attuabili, sicure e orientate ad un  raccolto di qualità che al contempo sostengono, tutelano e migliorano  l'ambiente e rispettano i lavoratori. Il programma è stato sviluppato con il contributo di coltivatori, aziende del settore, agenzie  governative e università. L'adozione delle linee guida Gap da parte dei coltivatori rappresenta un presupposto essenziale e  imprescindibile per la collaborazione con Philip Morris International.

L'Italia è il primo produttore di tabacco dell'Unione europea con oltre un quarto della produzione complessiva, sviluppata su 16.000 ettari.

Intesa Philip Morris-Coldiretti per una filiera del tabacco italiano - Ultima modifica: 2019-10-14T21:54:34+02:00 da Redazione Terra e Vita

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