Se fosse un calciatore sarebbe Messi o Ronaldo, perché per la quinta volta su nove partecipazioni Marco Franzoni si è aggiudicato il Pomodorino d'oro Mutti, premio che l'azienda emiliana assegna all'imprenditore agricolo della filiera che conferisce il pomodoro con le caratteristiche migliori dell'annata. Un primato ottenuto grazie a un raccolto con grado Brix superiore del 5% rispetto al valore base del contratto, assenza di marciume apicale e di terra, che ha garantito all'agricoltore 44enne di Gualtieri (Re) il primo posto tra gli oltre 400 conferitori della filiera Mutti. Qual è il suo segreto?
Pomodoro da primato: è la raccolta a fare la differenza
«Bisogna fare le cose nel modo giusto - spiega Franzoni - a partire dalla preparazione scrupolosa del letto di semina. Inutile calpestare quando è bagnato, si comprometterebbe lo sviluppo delle piantine trapiantate. Poi la cura di tutte le fasi colturali, dalla concimazione all'irrigazione e un po' di fortuna. Con il cambiamento climatico basta un attimo per perdere tutto». Da non sottovalutare l'ampia rotazione, dai 3 ai 4 anni.
Ma a fare la differenza più di ogni altra cosa è la fase di raccolta. «Oltre al tempismo perfetto per raccogliere - sottolinea l'agricoltore emiliano - bisogna fare molta attenzione a cosa si mette nel camion. Se si vuole fare un carico perfetto bisogna lasciare qualcosa sul campo a scapito della resa».
La qualità paga. Infatti, sommando alle premialità assegnate al pomodoro di Franzoni in base ai parametri previsti dal contratto standard 2019 il bonus riconosciuto da Mutti al vincitore del Pomodorino d'Oro (otto euro a tonnellata), l'imprenditore reggiano ha incassato circa il 30% in più rispetto al prezzo base per le 2.500 tonnellate di pomodoro prodotte nei 33 ettari dedicati alla solanacea sui 130 totali dell'azienda che gestisce insieme al fratello Maurizio e al nipote Nicola.
Il Pomodorino d’Oro compie vent’anni
Tra le oltre 400 famiglie di agricoltori conferitori, con le quali Mutti da sempre avvia e mantiene un rapporto diretto e di fiducia, sono stati selezionati e premiati i 40 migliori produttori che si sono distinti per una qualità eccellente della raccolta. Dietro al plurivincitore Franzoni, il secondo posto è andato all’altrettanto blasonata Società Agricola Schiena Franco, Pietro e Luciano (provincia di Piacenza) che si è classificata tra i migliori produttori per sette volte consecutive dal 2012 al 2019. Infine, il terzo posto è andato a Ricali Giorgio e Marina s.s. (provincia di Piacenza) che si è classificata per ben tre volte.
Francesco Mutti: «Serve una filiera ancora più forte»
«Investiremo ancora di più sulla parte agricola della filiera perché senza un lavoro eccellente degli agricoltori non ci si può distinguere per la qualità del prodotto». Parole di Francesco Mutti, amministratore delegato di Mutti Spa, che durante la cerimonia di premiazione del Pomodorino d'Oro ha parlato davanti alla platea degli agricoltori della filiera, dicendo cose molto chiare e concrete.
«La programmazione è fondamentale, per questo spero che riusciremo a chiudere il contratto di fornitura per la campagna 2020 in tempi brevi, ma vi anticipo già che secondo me l'anno prossimo non dovremo piantare più pomodoro di quest'anno, altrimenti scenderemmo al livello delle commodity e saremmo costretti a competere con il prodotto spagnolo».