Pomodoro da industria, la campagna chiude in rosso: -18%

    pomodoro da industria
    Rese più basse principalmente per colpa del clima, con una primavera fredda e piovosa che ha alterato il calendario dei trapianti e un'estate con ondate di calore
    Si stanno consegnando proprio in queste ore gli ultimi carichi di pomodoro da industria nel Nord Italia. Entro fine settimana la campagna potrà considerarsi conclusa ed è già possibile tracciare un primo bilancio.
    L’ultimo aggiornamento dell’Organizzazione Interprofessionale Oi Pomodoro da Industria del Nord Italia certifica che, al 13 ottobre, sono state lavorate 2.366.508 tonnellate, quasi l’82% di quanto era stato contrattato ad inizio campagna di pomodoro al Nord Italia, un quantitativo sostanzialmente in linea con quello dello scorso anno. In calo le rese: nel 2019 si è raggiunta quota 65 tonnellate per ettaro al cospetto di una media quinquennale di circa 70 tonnellate per ettaro. A livello nazionale, considerando bacino del Nord e bacino del Centro-Sud Italia, si stima una produzione complessiva di circa 4,8 milioni di tonnellate.
    Buona la qualità del pomodoro lavorato al Nord – come testimonia il grado brix di 4,76 – in media con gli anni passati. Nel complesso in tutto il Nord Italia sono stati coltivati 36.600 ettari di pomodoro da industria, in aumento rispetto allo scorso anno.
    Tiberio Rabboni

    Rabboni: «Rese basse per colpa del clima»

    «Manca circa il 18% del pomodoro contrattato – commenta il presidente dell’Oi Tiberio Rabboni – ma ad incidere sul risultato è stata soprattutto la bassa resa per ettaro. Questo perché la campagna 2019 ha dovuto affrontare, specie nella fase iniziale, numerose difficoltà sul piano climatico. Hanno inciso le piogge continue ed il freddo di maggio, che hanno comportato in diverse zone uno spostamento in avanti anche di un paio di settimane dei trapianti e le successive ondate di calore che non hanno permesso uno sviluppo omogeno delle piantine. Uno scenario che dimostra, ancora una volta, come vada affrontato, in modo efficace, il tema del cambiamento climatico. Il dato del consegnato di quest’anno è solo lievemente inferiore a quello dello scorso anno perché, pur a fronte di una superficie maggiore, le rese per ettaro sono state molto più contenute rispetto alle previsioni. Il bel tempo dei mesi di settembre e ottobre ha permesso di recuperare quantitativi di produzione tanto che non si era mai arrivati così avanti nel tempo con la raccolta».

    Pomodoro, nonostante tutto l'Italia resta leader

    L'Italia, con 4,8 milioni di tonnellate di pomodoro trasformato resta nel 2019 il secondo trasformatore mondiale dopo gli Usa, con un fatturato totale di oltre 3,3 miliardi di euro. Sono i dati dell'Anicav, Associazione nazionale degli industriali delle conserve alimentari vegetali, presentati in occasione del 'Tomato Day' nell'ambito del Cibus Tec a Parma.
    «Per le aziende di trasformazione - ha detto il presidente di Anicav Antonio Ferraioli - la campagna è iniziata con un ritardo di oltre una settimana rispetto agli anni scorsi, a causa delle cattive condizioni climatiche di maggio e di luglio che hanno posticipato trapianti e raccolta, andando ad incidere sulle rese agricole e industriali e facendo lievitare notevolmente i costi aziendali».
    A fronte di 64.500 ettari messi a coltura, l'Italia rappresenta il 13% della produzione mondiale e la metà del trasformato europeo, con una crescita delle esportazioni nel primo semestre del 6% in volume e del 9% in valore. Circa il 60% delle produzioni, fa sapere l'Anicav, è destinato al mercato estero, con un valore di 1,7 miliardi di euro. Per aumentare e consolidare le vendite oltre confine l'Associazione sta portando avanti due progetti di promozione finanziati dall'Ue, uno rivolto al mercato statunitense e l'altro a quello asiatico, in particolare Giappone, Corea del Sud e Cina.
    Un settore importante nel panorama dell'agroindustria che però vive una serie di criticità che ne influenzano la percezione da parte dell'opinione pubblica, minandone la competitività. E sarà proprio questo il tema della settima edizione de "Il Filo Rosso del Pomodoro", giornata promossa dall'associazione dedicata alla filiera del pomodoro da industria in programma a Napoli il 29 novembre.
    Pomodoro da industria, la campagna chiude in rosso: -18% - Ultima modifica: 2019-10-23T20:34:10+02:00 da Redazione Terra e Vita

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