Riso Basmati, «Stop ad ulteriori concessioni all’India»

Conclusa la consultazione sul web promossa dalla Ue. Il settore risicolo, come sottolinea Confagri, sta attraversando una crisi profonda a livello europeo. I problemi riguardano in particolare le importazioni massicce di riso dai Pma (Paesi meno avanzati)

Si è chiusa ieri (14 febbraio) la consultazione  pubblica che la Commissione europea ha lanciato sul web relativamente a una possibile modifica delle concessioni commerciali a favore del riso Basmati importato nell’Unione europea dall’India. Una novantina gli interventi, in gran parte provenienti dall’Italia, che hanno  espresso forte preoccupazione per l’allargamento della lista delle varietà di riso da importare. Sui social poi forte fermento e interventi a catena sulle nuove concessioni che si pensa di varare. Da ciò la richiesta di maggiore fermezza della Commissione.

Attualmente – ricorda Confagricoltura – sono già nove le varietà di Basmati importate dall’India. Nell’ottica di rafforzare  le relazioni commerciali si vorrebbe ampliare ulteriormente la gamma delle varietà in Europa, sempre a dazio zero.

Il settore risicolo - sottolinea Confagri - sta attraversando una crisi profonda a livello europeo. I problemi riguardano in particolare le importazioni massicce di riso dai Paesi Meno Avanzati che hanno inciso fortemente sul crollo del prezzo del riso italiano.

Il recente Forum europeo del riso a Bruxelles ha radunato la filiera e sollecitato la Ue ad attivare la clausola di salvaguardia per mettere un freno alle importazioni a dazio zero. Confagricoltura, conti alla mano, ha fatto presente due esempi riguardanti importanti varietà nostrane: il Carnaroli è passato da una quotazione di 676 euro a tonnellata nel 2015 ai massimi 315 € di oggi; l’Arborio nel 2015 era quotato 669 €/ton, oggi al massimo ne vale 310.

Riso Basmati, «Stop ad ulteriori concessioni all’India» - Ultima modifica: 2018-02-15T10:26:04+01:00 da Redazione Terra e Vita

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