Xylella, i risultati dei primi cinque aggiornamenti del II monitoraggio

I risultati del II monitoraggio dimostrano che il batterio Xylella fastidiosa è sempre più insediato nella zona di contenimento, ossia nelle parti delle province di Brindisi e Taranto comprese in tale zona, e che si sta diffondendo anche verso ovest, cioè in direzione della Basilicata.
I controlli in campo dimostrano il crescente insediamento del batterio nella zona di contenimento e il suo spostamento anche verso la Basilicata

Dal monitoraggio sull'avanzamento della Xylella fastidiosa avviato il 5 agosto scorso, e indicato come II monitoraggio 2019, nella zona contenimento e nella zona cuscinetto sono emersi finora il crescente insediamento del batterio nella zona di contenimento, ossia nelle parti delle province di Brindisi e Taranto comprese in tale zona, e il suo lento ma continuo spostamento verso ovest, cioè in direzione della Basilicata. Questi risultati non solo confermano che il batterio è vivo e attivo, ma dimostrano che continua a infettare e ad ampliare l’area in cui è presente.

 

Primo aggiornamento. Nuovo focolaio a Fasano (Br)

Questa foto e le successive riportano l’abbattimento di alberi di olivo infetti in agro di Fasano, nel focolaio più a nord individuato con il II monitoraggio regionale di Xylella.

Il primo aggiornamento del nuovo monitoraggio ha riportato il ritrovamento di 61 nuovi olivi positivi in 8 diversi Comuni delle province di Brindisi e Taranto. Una certa apprensione ha destato la nuova intercettazione di due piante infette a Fasano che, rispetto al ritrovamento di un olivo infetto sulla circonvallazione di Torre Canne circa un anno prima (8 dicembre 2018) rappresentava un avanzamento ulteriore di circa 7 km nella Piana degli olivi monumentali. La presenza di questo focolaio, nelle immediate vicinanze del mercato ortofrutticolo, ha lasciato nuovamente ipotizzare un ruolo del trasporto passivo di vettori infetti mediante il traffico veicolare e in particolare il trasporto di merci. I numerosi positivi, ben 21, tra il focolaio già noto di Montemesola e un nuovo focolaio a San Marzano hanno testimoniato invece un importante consolidamento delle infezioni in provincia di Taranto.

 

Secondo aggiornamento. 73 nuovi olivi positivi

Il secondo aggiornamento ha riferito di 73 nuovi olivi infetti campionati in sette diversi Comuni delle province di Brindisi (Carovigno 19, Ceglie Messapica 6, Fasano 5, Latiano 2, Ostuni 38) e Taranto (Monteiasi 1, Montemesola 2). Molta attenzione hanno suscitato, per la loro particolare posizione, compatibile con il trasporto passivo dei vettori, le 5 nuove piante infette di Fasano in tre distinti focolai nelle vicinanze della SS16: il primo adiacente al mercato ortofrutticolo ma dal lato opposto (sul retro) rispetto alle due piante segnalate un mese prima nel I aggiornamento e già abbattute; il secondo (a meno di 2 km di distanza dal primo) in prossimità dell’uscita della zona industriale sud di Fasano, il terzo in località Torre Canne nel rondò delimitato dall’uscita per Montalbano (direzione sud) con due piante infette, a 250 metri dal primo olivo trovato infetto lo scorso anno a Fasano. Degno di nota è stato un nuovo focolaio, amministrativamente in territorio di Ostuni, ma in zona compresa tra gli agri di Cisternino e Martina Franca, che rappresentava l’intercettazione a quota più elevata (circa 350 m s.l.m.) nonché, a meno di 4 km dall’agro di Locorotondo, quella più prossima ai confini della provincia di Bari.

 

Terzo aggiornamento. 117 nuovi olivi infetti

Dal terzo aggiornamento è emerso che la situazione a Ostuni e Cisternino è ulteriormente peggiorata. A Cisternino infatti per la prima volta le piante infette sul territorio comunale superavano la doppia cifra. In particolare era stato scoperto un nuovo importante focolaio a circa 1,5 km a sud-ovest dal focolaio in contrada Casalini. La diffusione della batteriosi a Ostuni si rivelava molto preoccupante, con il rinvenimento di ben 78 piante infette da Xylella. Altra situazione preoccupante è quella dell’ulteriore diffusione della batteriosi sul versante ionico con 5 nuovi olivi infetti da Xylella in agro di Crispiano, che ritocca i limiti occidentali dell’epidemia con un ulteriore piccolo spostamento verso la Basilicata

 

Quarto aggiornamento. 80 nuove piante infette

Il quarto aggiornamento ha rilevato 80 piante infette nell’attuale zona di contenimento, 9 in provincia di Taranto e 71 in quella di Brindisi. Dalla lettura dei dati emergeva in particolare che: 1. per la prima volta nell’attività di monitoraggio era stata individuata una pianta infetta di asparago selvatico in un focolaio di Ostuni; 2. le piante infette rilevate in agro di Crispiano segnavano, con un valore di longitudine di 17,29°, un ulteriore piccolo avanzamento del batterio verso ovest.

 

Quinto aggiornamento. 139 positivi e un altro piccolo passo verso ovest

Il quinto aggiornamento ha verificato 139 nuove piante infette ricadenti quasi tutte in zona di contenimento, di cui 138 olivi e un rosmarino (a Ostuni). Esso ha confermato il crescente interessamento della provincia di Taranto (96 positivi, di cui ben 89 in agro di Montemesola, 2 a Grottaglie, 2 a Crispiano, 2 a Monteiasi e 1 a Taranto), ritrovamenti che segnano una nuova posizione più avanzata dell’epidemia in direzione ovest. Infatti all’olivo infetto ritrovato a Taranto, alla periferia est del quartiere Paolo VI in prossimità di un noto ipermercato, corrisponde un valore di longitudine est di 17,2977°, leggermente più ad ovest rispetto al precedente di Crispiano (17,2980°).

Xylella, i risultati dei primi cinque aggiornamenti del II monitoraggio - Ultima modifica: 2019-12-25T12:00:27+01:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

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