Nuovo regolamento fertilizzanti, è tutto pronto (o quasi…)

concime
Il prezzo dell’urea ha superato i 1000 €/t (l’anno scorso, di questi tempi, si aggirava attorno ai 350 €/t)
Solo fra tre anni potremo verificare se la norma funziona. Intanto con atti delegati si potranno fare alcune messe a punto. Pubblicato il 25 giugno si applicherà a partire dal 16 luglio 2022 

Prima di poter verificare se il nuovo regolamento europeo sui fertilizzanti permetterà di aumentare la concorrenza fra i produttori - e il conseguente abbassamento dei prezzi - e l’immissione in commercio in tempi rapidi di prodotti innovativi (sono poi questi gli aspetti che interessano gli agricoltori), dovranno passare ancora tre anni. Quello che è certo è che il nuovo regolamento (Ue 2019/1009) è stato pubblicato Sulla Gazzetta ufficiale della Ue del 25 giugno scorso e verrà applicato a partire dal 16 luglio 2022, giorno in cui verrà abrogato il regolamento attualmente in vigore.

Si è cominciato a esaminare la nuova normativa sulla base di informazioni certe in occasione dell’incontro organizzato da Silc Fertilizzanti presso l’Aula Magna dell’Università di Bologna, che si è tenuto con casuale tempestività il 28 giugno scorso (ma la data era stata stabilita due mesi fa).

Identificazione dei prodotti

www.terraevita.it
Urea

Alla base del nuovo regolamento c’è un nuovo approccio nell’identificazione dei fertilizzanti che passa dalla  tipologia dello stesso (es. urea, perfosfato triplo, ecc.) ai suoi “costituenti”.

Sono così state individuate 11 famiglie di CMC (Categorie materiali costituenti) che andranno a costituire le 7 categorie funzionali (PFC) di prodotto (vedi tabelle).

Per la prima volta, poi, sono stati introdotti i limiti di contaminanti chimici e biologici, non previsti nel regolamento attualmente in vigore.

Il nuovo regolamento ovviamente non cancella le norme nazionali e resta il principio di precauzionalità. Ci sarà quindi chi sarà obbligato ad applicarlo, ma non sarà così per tutti.

Verifica di congruità

L’impegno più grosso da parte dei produttori probabilmente sarà quello di verificare se i propri prodotti rientrano nelle categorie delle sostanze costituenti.

Mariano Alessio Vernì

Secondo una prima analisi effettuata da Mariano Alessio Vernì di Silc Fertilizzanti sicuramente il 34% dei prodotti compresi nel decreto legislativo 75/2010 ci rientra, un altro 34% è assimilabile mentre il 32% resta tutto da verificare; al contrario la quasi totalità dei concimi Ce (reg. 2003-2003) ricadrà nella nuova norma.

Tornando alla normativa italiana degli 11 biostimolanti (ricordiamo che questi rappresentano una delle principali innovazioni inserite nel regolamento) soltanto 3 possono essere inclusi nel nuovo regolamento.

 

Applicazione di "atti delegati"

Una cosa è certa, una serie di atti delegati andranno a modificare i contenuti del regolamento da qui alla sua applicazione e si potrà richiedere l’inserimento di nuove CMC.

Una delle maggiori criticità, poi, sarà quella data dalla norma che prevede che tutto quello che verrà scritto in etichetta dovrà essere immediatamente verificabile.

Resta aperta, fra le altre, la questione del “dual use”, attualmente disciplinato solo per i biostimolanti. (Un prodotto fino a che sarà autorizzato come fitosanitario non potrà essere inserito nella categoria dei biostimolanti).

Insomma la legge è approvata e pubblicata, ma certamente ancora non si è fatta piena chiarezza nel settore fertilizzanti. E da qui all’entrata in vigore della normativa ci sarà modo di riparlarne più volte...

 

CMC (Categorie di materiali costituenti)

1 Sostanze e miscele a base di materiale grezzo
2 Piante, parti di piante o estratti di piante
3 Compost
4 Digestato di colture fresche
6 Sottoprodotti dell’industria alimentare
7 Microrganismi
8 Polimeri nutrienti
9 polimeri diversi dai polimeri nutrienti
10 Prodotti derivati ai sensi del reg. Ce n. 1069/2009
11 Sottoprodotti  ai sensi della direttiva 2008/98/Ce

PFC (Categorie funzionali dei prodotti)

1 Concimi
2 Correttivi
3 Ammendanti
4 Substrati
5 Inibitori
6 Biostimolanti
7 Miscele di PFC

Quali sono i produttori di fertilizzanti interessati

  • È obbligato ad applicare il regolamento il fabbricante di Concimi CE chi oggi fa riferimento al reg. 2003/2003 e vende in Europa.
  • Può scegliere, invece, il fabbricante di prodotti normati dal dlgs 75/2010 che vorrebbe vendere nel resto dell’Europa.
  • Non è interessato il fabbricante di prodotti normati dal dlgs 75/2010 che vende solo in Italia (sempre che il Mipaaft non prenda decisioni diverse)

 

Nuovo regolamento fertilizzanti, è tutto pronto (o quasi…) - Ultima modifica: 2019-07-01T12:02:45+02:00 da Alessandro Maresca

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