Xylella negli agrumi, agricoltori siciliani in allarme

Xylella
Albero di arancio colpito da tristeza
Il presidente del Consorzio Arancia rossa Igp Gerardo Diana: «Non c’è un attimo da perdere, la minaccia è alle porte»
Dopo gli olivicoltori pugliesi, l’emergenza Xylella scuote gli agrumicoltori siciliani. Tra loro comincia a circolare la grave preoccupazione che il batterio possa attaccare gli impianti dell’Isola. E che il patrimonio agrumicolo salvato dal virus Tristeza possa adesso subire i contraccolpi negativi di un altra emergenza fitopatologica. Preoccupa pure la eventualità che possano essere vanificati i sacrifici e gli sforzi economici di chi ha investito grandi capitali per rimpiazzare gli arboreti che sono stati abbattuti per eradicare l’infezione del virus.
L’allarme è stato lanciato da Gerardo Diana, presidente del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia Igp: «La presenza della Xylella fastidiosa nelle piantagioni di agrumi portoghesi, segnalata con grande allarme dal Comité de Gestión de Cítricos di Valencia e ripreso dalla stampa specializzata europea e italiana, dimostra che su questo argomento noi del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia, siamo stati, purtroppo, profetici».
A sentire gli esperi fitopatologi, il ceppo di Xylella trovato sugli agrumi portoghesi è diverso da quello dell’olivo e per esso, finora in Europa, non è stato trovato il suo vettore (che è diverso da quello dell’analogo batterio che attacca le piante di olivo). Difficile individuare con certezza la modalità di trasmissione. «Potrebbe attribuirsi all’introduzione incauta di materiale vegetale di propagazione o a una contaminazione collegata al trasporto delle merci», osserva Silvia Di Silvestro, primo ricercatore del Crea Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura e responsabile della sede di Acireale.

Per ora manca l'insetto vettore ma occhio agli innesti

La Xylella, che in Brasile rappresenta una vera e propria piaga per gli agrumeti ma dove per fortuna è rimasta confinata per molto tempo, si presenta con clorosi variegata sulle foglie simile a quella provocata da una carenza nutrizionale, gommosi sulla pagina inferiore delle foglie e frutti piccoli che si colorano precocemente. Cosa che ovviamente deprezza la produzione. In Europa, dove l’insetto vettore ancora non c’è, la propagazione può avvenire per innesto se si usa materiale vegetale infetto. «Ecco perché non dobbiamo mai abbassare la guardia sia in tema di sorveglianza e quarantena per evitare ingressi incauti di materiale vegetale. Così come la stessa attenzione deve essere rivolta alla vigilanza e alla certificazione del materiale di propagazione».
Sintomi fogliari di HBL Huangolongbing o “malattia del ramo giallo”

Gli altri nemici degli agrumi

«Senza dimenticare il monitoraggio sulla presenza dei vettori degli agenti patogeni», afferma la ricercatrice di Acireale che poi aggiunge come ci siano anche altre emergenze fitopatologiche su cui la ricerca ha gli occhi puntati: «Preoccupano moltissimo e forse più altre patologie, il cancro batterico conosciuto come CBC causato da Xanthomonas citri, il Greening, malattia nota come HBL Huangolongbing o “malattia del ramo giallo” e la macchia nera ovvero il Citrus Black Spot».
Di questo è consapevole anche Gerardo Diana che tal proposito afferma: «Abbiamo più volte segnalato il pericolo costituito per l'agrumicoltura italiana dai patogeni e dai parassiti invasivi che costituiscono una minaccia enorme per le nostre colture. Le nostre richieste di attenzione, però sono state troppe volte ignorate. Adesso che la presenza della Xylella fastidiosa è stata rinvenuta sugli agrumi in Portogallo, riteniamo necessaria la costituzione tempestiva di un tavolo permanente di regia a livello nazionale ed europeo, che includa le organizzazioni professionali di categoria ed i rappresentanti dei consorzi di tutela, per far fronte a queste minacce».
E sempre a proposito della Xylella afferma che «se sottovalutata, rischia di desertificare interi territori, mettendo in ginocchio la nostra economia, così come già tristemente accaduto in Puglia con la Xylella degli olivi. Vogliamo sapere con urgenza quali misure intenderanno adottare l'Italia e l’Europa per prevenire l’arrivo della Xylella in Italia e se saranno applicate al Portogallo misure analoghe e immediate a quelle indicate dall'Unione Europea, a suo tempo, per la Puglia e i suoi oliveti. Non c’è un attimo da perdere, i nostri rappresentanti politici ci supportino nel portare la questione all’attenzione del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e delle istituzioni europee. La minaccia è alle porte ed è tremendamente reale» conclude Diana.

Poche armi a disposizione

Nel frattempo la ricerca del Crea si muove su più piani e si rivolge soprattutto a quelle che vengono ritenute le emergenze più immediate e contro cui le possibilità di difesa sono decisamente limitate. Così si ricercano varietà resistenti, ma anche di sostanze utili alla difesa ma ecocompatibili (come i biostimolanti) e si punta alla diffusione di sistemi agroecologici basati sullo sviluppo dei nemici naturali degli agenti patogeni.
Xylella negli agrumi, agricoltori siciliani in allarme - Ultima modifica: 2023-01-17T09:54:13+01:00 da Simone Martarello

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