Fruit Logistica: le cooperative di 7 Stati delineano la nuova Ocm ortofrutta

Le organizzazioni cooperative di 7 Stati, tra cui l'Italia, chiedono di modificare il regime di aiuti all'ortofrutta delineato nella nuova Pac

Modificare il nuovo regime di aiuti per l'ortofrutta proposto dalla Commissione nella nuova Pac (2022-2027). E' l'obiettivo di sette grandi sigle delle organizzazioni cooperative di Italia, Spagna (Cooperativas Agroalimentarias de España), Francia (Felcoop) Portogallo (Confagri), Germania (BVEO), Polonia (KZGP0iW) e Belgio (VBT) che hanno firmato un documento congiunto di proposte e che oggi si sono incontrate a Berlino durante Fruit Logistica per fare il punto sulle iniziative da mettere in campo.

«Insieme alle organizzazioni cooperative di altri sei grandi paesi, che rappresentano il 70% della produzione ortofrutticola comunitaria - ha spiegato Davide Vernocchi, rappresentante per l'Italia come coordinatore ortofrutticolo dell'Alleanza della Cooperative Agroalimentari   - abbiamo inviato ai parlamentari europei, alla Commissione europea e ai ministeri nazionali, alcuni suggerimenti e richieste di modifiche al nuovo regime di aiuti per il settore ortofrutticolo delineato dalla Commissione nella cornice della nuova Pac, per il quale esprimiamo un sostanziale apprezzamento».

Le organizzazioni cooperative dei sette Stati produttori di ortofrutta rappresentano complessivamente quasi 2mila cooperative per un fatturato di 20 miliardi di euro.

 

Bene il mantenimento dei piani operativi

Positivo secondo la cooperazione dei setti Stati che nella nuova Pac sia rimasto obbligatorio  lo strumento dei piani operativi per le Organizzazioni dei produttori (Op) e sia stata mantenuta anche la specificità del settore ortofrutticolo per la definizione delle Op e degli stessi Programmi Operativi che fissano appunto gli obiettivi e le azioni individuate per perseguirli.

E' noto infatti che per poter accedere all'aiuto finanziario comunitario, i produttori agricoli devono infatti essere associati ad una Op o Aop che può accedere all'aiuto presentando domanda di sosstegno sulle misure contenute nei piani operativi.

 

Mantenere o migliorare le azioni finanziate dal regime di aiuti

Pur esprimendo un «sostanziale apprezzamento» per la nuova Pac, le sigle esprimono alcune preoccupazioni, a partire dall’eccessivo margine di sussidiarietà del nuovo impianto normativo all’interno dei Piani Strategici Nazionali. “Sarà opportuno – si legge nella nota condivisa dalle sette sigle di rappresentanza – mantenere il ruolo della Commissione nel definire alcuni aspetti fondamentali e cruciali del regime di aiuti per il settore ortofrutticolo”.

«Sarà opportuno mantenere – si legge nella nota condivisa – il ruolo della Commissione nel definire alcuni aspetti fondamentali del regime di aiuti per il settore ortofrutticolo, attraverso gli atti delegati, per garantire la sicurezza giuridica della sua applicazione, evitare distorsioni della concorrenza e garantire il mantenimento o miglioramento dell’ammissibilità delle azioni attualmente finanziate dal regime; ci auguriamo che tale proposta sia ampiamente sostenuta dal Parlamento Europeo».

 

Azioni ambientali: soglia troppo alta

Le cooperative non condividono la proposta della Commissione di fissare al 20% la soglia minima obbligatoria per le azioni ambientali. Un limite troppo alto secondo le cooperative nelle attuali condizioni:“«in attesa di valutare il complesso delle proposte della Commissione sul Green Deal – così è scritto nella nota - riteniamo che le Op ortofrutticole rappresentino già un positivo esempio di sostenibilità e che il principio di fondo da seguire debba piuttosto essere l’introduzione di un vero sistema di incentivazione, sia allargando e semplificando il campo delle azioni finanziabili, sia introducendo primalità che potrebbero scattare al raggiungimento di determinate soglie».

Nel settore ortofrutticolo, solo il 6% di tutte le Op riconosciute fattura più di 50 milioni di euro. Le cooperative auspicano un innalzamento dell’aiuto comunitario al 5% del valore della produzione commercializzata non solo per le Op /Aop transnazionali, quanto per quelle Op che raggiungono obiettivi elevati di aggregazione sul piano commerciale.

Le sigle hanno, infine, chiesto che vengano stabilite, nel Regolamento transitorio della Pac, adeguate disposizioni per garantire una transizione dal regolamento attuale alla nuova Pac.

Fruit Logistica: le cooperative di 7 Stati delineano la nuova Ocm ortofrutta - Ultima modifica: 2020-02-06T21:56:21+01:00 da Francesca Baccino

1 commento

  1. Tutto lí.
    Non c’è niente che riguardi le azioni di aggregazione delle produzioni sulla base della Qualità Gustativa e sulle conseguenti azioni di controllo sui mercati e i punti vendita finali.

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