Futurpera, gli operatori fanno quadrato

futurpera 2019
Forte partecipazione di pubblico nella prima giornata di fiera. Che cerca risposte ai nuovi (e vecchi) problemi che assillano i pericoltori

Futurpera chiama a raccolta la filiera per una reazione "di sistema" di fronte ai principali problemi fitosanitari e di mercato della pericoltura italiana. E la prima giornata dell'edizione 2019 di FuturPera – Salone Internazionale della Pera dimostra la bontà del progetto. Importante, infatti, la partecipazione degli operatori che hanno visitato le 150 aziende espositrici nei padiglioni di Ferrara Fiere, per scoprire le ultime novità nei settori chiave: ricerca varietale, vivaismo, agrofarmaci e fitofarmaci, produzione, raccolta e post-raccolta, meccanizzazione agricola, logistica, packaging, commercializzazione del prodotto e import-export.

«Voglio ringraziare chi ha lavorato a questa straordinaria edizione, le 150 aziende che ci hanno creduto, gli sponsor e le istituzioni che ci hanno consentito di realizzare un evento diventato globale, perché coinvolge aziende e buyer di cinque continenti. Quest’anno FuturPera è più che mai necessaria – ha detto Stefano Calderoni presidente della società FuturPera–, perché la crisi di reddito dei nostri frutticoltori è forte. Questo non sarà lo spazio dove si troveranno tutte le soluzioni, ma un pezzo del percorso per costruire delle risposte. Dobbiamo ridare vitalità e anche speranza ai produttori agricoli e all’intera filiera».

Albano Bergami, vicepresidente dell’Oi Pera, ha ricordato l'importanza di una fiera verticale: «Sei anni fa, quando abbiamo deciso di realizzare una fiera dedicata unicamente alle pere, molti hanno pensato che fosse un azzardo. Non l’Oi Pera, perché l’Italia è il quarto paese produttore di pere a livello globale e non esiste in nessun altro paese del mondo una concentrazione di pereti così grande come in Emilia-Romagna (il 70% dei 30.000 ettari presenti in Italia). Oggi possiamo dire che la sfida di questa fiera è vinta, perché abbiamo il 30% in più degli espositori e quindi abbiamo tutti gli strumenti necessari per un forte rilancio del settore».

E l'incremento del numero di espositori ha anche delle ricadute:«FuturPera è cresciuta in maniera incredibile rispetto alla sua prima edizione, abbiamo investito molto su questa manifestazione che valorizza l’economia agricola del territorio. Il successo di questo evento è talmente importante per il comparto che stiamo anche pensando a un evento intermedio, nel 2020 per indagare altri campi e comparti della produzione locale», ha anticipato il  presidente di Ferrara Fiere, Filippo Parisini.

Simona Caselli, assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, ha detto: «È la terza volta che ho l’onore di tagliare questo nastro e anche a occhio si può dire che una fiera verticale dedicata alla pera non solo ha senso, ma è necessaria in questo momento complesso per il settore pericolo. La Regione ha sempre creduto nell’evento perché parla di un prodotto identitario. Realizzare questa manifestazione è stata un’intuizione eccezionale da parte degli organizzatori, anche grazie alla presenza di un’organizzazione Interprofessionale che ci ha investito. Qui si parlerà di lotta alla cimice asiatica, che ha potuto fare tutti questi danni anche a causa dei cambiamenti climatici. Per questo la Regione sta lavorando, insieme a Ministero e Commissione Europea, per risolvere il problema e rimanere accanto ai nostri produttori. A primavera ci saranno i primi rilasci della Vespa samurai e a livello di risorse per il settore la ministra Bellanova è andata ieri a contrattare una moratoria sui mutui, per far slittare i pagamenti di due anni. Il nostro obiettivo è mantenere questo straordinario patrimonio di aziende pericole».

Sul lato convegnistico, oltre ai primi due appuntamenti del World Pear Forum, il calendario degli incontri tecnici in programma ha previsto: “Ultimi risultati sulla difesa contro la cimice asiatica” di Bayer Cropscience; “Le specialità nutrizionali Compo Expert per il pero” di Compo Expert; “Novità sulla gestione dei diserbi e sui biostimolanti nel frutteto” di Sipcam; Friendly Fruit – Climate Kic: melicoltura innovativa e sostenibile a cura del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari – Unibo; Pirodiserbo: dal controllo delle infestanti al controllo delle patologie” di Mingozzi Group; “La nutrizione del pero con i fertilizzanti Timac” di Timac Agro; “Strategie integrate per la difesa da Maculatura bruna e colpo di fuoco” di Manica.

Futurpera, gli operatori fanno quadrato - Ultima modifica: 2019-11-28T17:38:04+01:00 da Raffaella Quadretti

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