Metodi rapidi per l’analisi della variabilità del terreno con immagini da drone. Confronto tra modelli per la previsione di infezioni primarie da Plasmopara viticola. Modelli digitali dei vigneti: dal progetto alla gestione. Irrigazione di precisione, stima della resa e stima dell’umidità del mais tramite remote sensing. Sviluppo di un Dss per la determinazione dei volumi d’acqua ottimali per l’applicazione di fitofarmaci in viticoltura. Analisi e definizione dei cluster di zone omogenee di terreni coltivati con frumento utilizzando i dati di resa di un anno, integrando l’Ndvi del ciclo colturale. Sono alcuni titoli delle tesi presentate per l'esame finale dai 24 allievi della quarta edizione del master di primo livello in agricoltura di precisione organizzato dalle Università di Teramo, della Tuscia, di Firenze e di Salerno insiema a Cnr, Crea e Ibf Spa. Questa edizione del corso post laurea è stata coordinata dal professor Raffaele Casa, ordinario di Agronomia presso il Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali (Dafne) dell’ateneo con sede a Viterbo e membro del comitato tecnico-scientifico di Edagricole.
I tecnici che servono per digitalizzare l'agricoltura
Durante le 320 ore di lezione (svolte prevalentemente a distanza) e le 250 di tirocinio in alcune delle più importanti aziende agricole italiane come Bonifiche Ferraresi, Genagricola, Maccarese, Ruffino Wines e Syngenta, gli allievi del master sono diventati esperti e tecnici in grado di operare in un settore in piena espansione come l’agricoltura di precisione. Dotati di competenze multidisciplinari, conoscono le tecnologie e i loro principi applicativi e sono in grado di ragionare e mettere in pratica soluzioni in sistemi complessi come quelli agricoli. Figure professionali di cui c’è carenza e che le aziende agricole più moderne cercano sempre di più per accelerare la transizione verso l’agricoltura digitale e di precisione. Agronomi, ma anche ingegneri, informatici, o esperti dei processi ambientali e biologici.
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