Azienda Ronga, da sempre al passo coi tempi

Le cinque attrezzature Maschio Gaspardo in dotazione ai Ronga
L’azienda Ronga Terzo di Pompiano (Bs) e Maschio Gaspardo hanno in comune il Dna dell’innovazione. L’unico modo per rimanere con successo sul mercato

L’azienda Ronga Terzo & Figli in quel di Pompiano, in provincia di Brescia, è una di quelle poche aziende agricole che ha saputo stare al passo con il cambiamento dei tempi. Nata, infatti, con il nonno Oreste Ronga nei lontani anni 60 in qualità di fattore con stalla tradizionale, si è evoluta introducendo inizialmente un allevamento cunicolo, acquisendo poi negli anni Novanta l’azienda per la quale lavorava, con il papà Terzo Ronga alla guida, acquistando terreni in affitto e avviando un allevamento di suini nel 2000. Fino a fare il grande salto nel 2012 con l’ingresso nel mondo del biogas.

«Già da qualche anno si parlava di energie rinnovabili – spiega Ivano Ronga, che gestisce oggi l’azienda assieme al padre e ai due fratelli Fabio e Andrea –. Abbiamo installato impianti da 330 kilowatt che continuano ancora oggi a dare ottimi risultati. Abbiamo altri cinque anni di incentivi, dopo di che speriamo nel prolungamento». Ma nel frattempo i Ronga non stanno fermi, perché la loro filosofia è intercettare costantemente quello che il mercato chiede al momento. «Se oggi c’è da produrre energia, si produce energia – spiega Ivano –; se domani servirà la verdura, si coltiverà insalata; se dopo domani verrà richiesta la carne, si faranno gli allevamenti e così via. E sempre secondo questa filosofia, dopo 13 anni di energie rinnovabili adesso siamo in fase di autorizzazione per produrre quello che viene richiesto oggi, ovvero il biometano. Si tratta di un impianto da 250 standard metri cubi, che richiede un investimento non indifferente».

Strategia aziendale

Per soddisfare la richiesta del benessere animale nel 2020 i Ronga hanno costruito un nuovo capannone dove i suini (3.000 in totale) possono muoversi in totale libertà

La strategia aziendale dei Ronga prevede, inoltre, che ognuno segua il suo settore: Ivano quello burocratico (adempimenti, impianti biogas, impianto fotovoltaico ecc.), Fabio quello agronomico (e meccanico) e Andrea tutta la gestione dei suini, oltre a una parte agronomica. Negli anni hanno sempre creduto nell’innovazione, investendo tanto anche sul settore delle macchine agricole. «Negli ultimi dieci anni abbiamo aggiunto quattro aziende rispetto alla sede iniziale – continua Ivano – aumentato gli ettari lavorati in doppia coltura e ovviamente acquistato molte macchine, sfruttando in particolare il credito 4.0. Praticamente abbiamo rinnovato tutto il parco macchine, compresi i trattori».

Nel 2012 i Ronga hanno deciso di entrare nel mondo del biogas

L’azienda adesso si estende su circa 120 ettari, ma dovrebbe a breve arrivare ad almeno 200-250 ettari. Non ha al momento dipendenti fissi, ma solo qualche stagionale, anche se l’aumento della superficie e della mole di lavoro obbligherà inevitabilmente ad assumere personale. La produzione ricavata dai 120 ettari (mais, grano duro, sorgo) è destinata in parte al biogas e in parte al mercato. Ma un domani, quando arriverà l’autorizzazione per l’impianto di biometano, probabilmente tutto il prodotto verrà utilizzato soltanto per questo impianto, oltre ai sottoprodotti (letame, liquame, pollina e liquame suino).

Parco macchine

Come accennato prima, i Ronga hanno da poco aggiornato il proprio parco macchine, arrivando a formare una bella full line di Maschio Gaspardo (che li ha riconosciuti come model farm). «Ma con l’impianto di biometano avremo bisogno di altre attrezzature per velocizzare i lavori – precisa Ivano – perché subentrerà la doppia coltura (e quindi ci sarà la seconda semina) e la superficie aumenterà ancora».

Vediamo allora più nel dettaglio queste macchine. Oltre ai trattori (tutti Fendt i nuovi acquisti) i Ronga hanno inserito un rimorchio agricolo e due carribotte Ravizza Isobus e degli interratori Vogelsang Isobus per il liquame, «molto importanti – sostiene Ivano – perché non tutti i terreni sono uguali e in base alla loro analisi con queste macchine riusciamo a ottimizzare l’utilizzo di concime». E poi troviamo appunto le attrezzature di Maschio Gaspardo, a partire da un’irroratrice Campo 32 acquistata nel 2021 per sostituire un’altra Campo 32, con carreggiata a 2,10 m. «La precedente andava molto bene nel momento in cui si trattavano i cereali bassi vernini – spiega Ivano – mentre sul mais seminato a 70 cm il passaggio era un po’ complicato».

Come seminatrice di precisione troviamo una Chrono ad alta velocità acquistata nel 2020, la prima 6 file portata che è stata venduta nel Bresciano, quindi con già tre stagioni alle spalle. «Su questa abbiamo richiesto diverse modifiche, una delle quali sul compressore. È un modello praticamente unico, poiché contiene degli elementi prototipali come la gestione della pompa a lobi diretta sul cardano, mentre nei nuovi modelli è idraulica».
La sarchiatrice HS 8 file è invece la più vecchia attrezzatura Maschio Gaspardo presente in azienda (risale al 2012). «La usiamo soltanto su mais e più che la guida ottica secondo me sarebbe importante renderla Isobus compatibile e introdurre un qualcosa di pneumatico sull’elemento sarchiante che tenga meglio la pressione rispetto alla molla tradizionale».

Uno spandiconcime speciale

Nella full line troviamo poi lo spandiconcime Primo EW Isotronic 229. «Questo è secondo me l’acquisto più indovinato, perché ci ha fatto risparmiare davvero tanti soldi per il concime – sottolinea Ivano –. E nel 2022 siamo riusciti a seminare con questo spandiconcime la senape come cover crop con un dosaggio di soli 12 kg/ettaro. La macchina ha lavorato davvero bene, con quantità minime distribuite in modo preciso e quindi ovviando a quella che è la semina delle cover crop con attrezzature un po’ pesanti che finiscono per compattare il terreno. Sono sette anni che seminiamo cover crop e tanti non hanno capito che sono un beneficio per il terreno per due motivi: si abbattono in modo significativo le infestanti, con anche risparmio dei fitofarmaci, e per chi come noi fa minima lavorazione si riesce a seminare con la dischiera la cover crop vernina subito dopo aver trinciato e prima della semina dei cereali vernini».

Infine, troviamo l’erpice rotante Toro Isotronic da 6 metri, l’ultimo attrezzo Maschio Gaspardo acquistato dai Ronga, che hanno scelto di equipaggiarlo con il rullo liscio. «È meglio di quello a gabbia perché è pesante e quest’anno ci ha letteralmente salvato. Il rullo liscio, infatti, preserva l’umidità, cosa fondamentale per chi fa minima lavorazione. Rispetto a quello che avevamo prima (di un altro marchio, ndr) ci ha fatto fare un vero e proprio salto di qualità».

I motivi della sinergia

Negli anni tra l’azienda Ronga e Maschio Gaspardo si è instaurato un rapporto di fiducia e collaborazione, «soprattutto con gli ispettori di zona – spiega Ivano – ma anche con la direzione commerciale. E poi, trattori a parte, io credo molto nella macchina italiana. Quando poi si crea un rapporto di collaborazione di questo tipo, anche a livello ingegneristico, ci si scambiano dei dati. I loro tecnici vengono in campo a verificare i problemi che noi riscontriamo e non ti lasciano mai a piedi. Per esempio, due mesi fa con il loro team di ingegneri abbiamo inserito un nuovo software sulla gestione della seminatrice, credo sia l’unico che abbiano montato in Italia». «Va detto che tutto questo è possibile grazie alla grande disponibilità di Ivano e della loro azienda – ci tiene a precisare Davide Colombi, Area Manager Maschio Gaspardo – anche per fare dei test, che possono essere positivi così come negativi. E se ci sono modifiche da apportare, noi ci adoperiamo per adottarle». A proposito di innovazione, tutti gli ultimi acquisti Maschio Gaspardo fatti dai Ronga sono predisposti per effettuare il rateo variabile e i trattori sono dotati di autoguida in Rtk. I campi dell’azienda sono in buona parte mappati, in particolare per il terzista a cui viene affidata la trinciatura, che ha il kit di mappatura per fornire ai Ronga la mappa di resa.

Da sinistra Davide Colombi, Battista Laveroni (Group Sales Manager MG), Fabio, Terzo, Andrea, Matteo (collaboratore
e cugino dei Ronga) e Ivano Ronga, Daniele Dorofatti (Direttore commerciale Italia MG)

Chiudiamo con un accenno ai prezzi. «Secondo noi Maschio Gaspardo è in linea con la concorrenza estera quando si parla di macchine top di gamma – chiosano i fratelli Ronga – come per esempio Toro o Chrono. Sulle macchine più tradizionali, invece, è leggermente più economico, mentre rispetto alla concorrenza italiana è più caro. Ma è anche l’unico marchio italiano che può competere con i big. Per questo continuiamo a scegliere Maschio Gaspardo, tanto che il prossimo anno con l’avvio del biometano abbiamo già programmato l’acquisto di una Pinta XL Isotronic, seminatrice cereali per grandi estensioni e finestre d’intervento limitate».

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Azienda Ronga, da sempre al passo coi tempi - Ultima modifica: 2023-11-24T13:05:21+01:00 da Francesco Bartolozzi

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