Nell’azienda Volpere di Stefano
Cioli a Remedello (BS) con una stalla di 60 capi da latte e circa 150
ettari di mais, il direttore dell’azienda Daniele
Rongoni e il giovane Francesco Cioli
stanno adottando alcune innovazioni da mettere alla prova di un’annata che non
è certo partita con il piede giusto.
Tant’è che, ad esempio, una tecnica come lo strip till, la
lavorazione a strisce effettuata lo scorso anno con successo su mais con
l’attrezzatura John Deere.
quest’anno è stata frenata dalle avverse condizioni
climatiche che ne hanno limitato l’applicazione su molti appezzamenti.
Sul terreno destinato a mais è stata fatta una minima
lavorazione su stoppie o su stocchi, con un’attrezzatura a dischi e ad ancore nella
versione Kverneland e Ma-ag, che lavora il terreno a 15-20 cm di profondità
facendo seguire uno sminuzzamento delle zolle con il rullo
Cambridge.
Su sei ettari contigui ad un campo di pomodoro, è stata
effettuata la semina del mais con interfila ristretta a 38 cm, prevedendo
l’irrigazione con ala gocciolante che sfrutta lo stesso gruppo di filtrazione e
pompaggio del pomodoro e che distribuisce in fertirrigazione l’azoto.
L’ala gocciolante è disposta a file alterne ed è stata
leggermente interrata. La pressione di pompaggio è di 4 atmosfere alla stazione
di pompaggio e scende a 0,6 atmosfere a livello dei gocciolatori. Questo
comporta un notevole risparmio nei costi energetici.
La semina con interfila a 38 cm è stata effettuata con la
seminatrice John Deere 1780 importata direttamente
dagli Usa, che può seminare anche ad interfila normale di 75 cm e che ha un
assetto esclusivo di preparazione del solco di semina e di ricopertura del
seme.
Cinque ettari sono stati dedicati al sodo con la semina di una varietà di soia del gruppo 1
utilizzando la seminatrice John Deere 750 A, che è dotata di
un gruppo di semina particolarmente efficace e con una deposizione molto
precisa anche in presenza di residuo colturale.