«Il master in agricoltura di precisione è un’iniziativa unica in Italia per l’approccio multi e interdisciplinare. Le prime cinque edizioni hanno confermato come sia un’attività che ha accompagnato gli studenti che l’hanno frequentato nel mondo del lavoro e delle professioni, dato che il 100% di quelli che hanno conseguito il titolo sono occupati. Questo conferma quanto sia elevato il bisogno di figure con una formazione interdisciplinare che va dall’agronomia alla robotica, passando per l’ingegneria e l’elettronica».
Queste le parole pronunciate dal coordinatore del master di primo livello in agricoltura di precisione Michele Pisante in apertura della giornata di studio svoltasi nella sede di Bonifiche Ferraresi a Jolanda di Savoia (Fe), per fare il punto sulla formazione e sulle nuove figure professionali che oggi agricoltura, agroindustria e agroenergia richiedono per centrare gli ambiziosi obiettivi di aumento della produttività mantenendo sostenibilità economica e ambientale fissati dalle istituzioni comunitarie, imposti dai cambiamenti climatici e dalla crescita della popolazione mondiale, oltre che dalle pressioni dell’opinione pubblica.
Da apprendisti a divulgatori
Lo scopo del master è rimettere in gioco le competenze e le conoscenze dei laureati che escono dalle università per evitare che diventino obsolete rispetto ai nuovi fabbisogni dell’agricoltura 4.0. Un lavoro da fare anche con l’attività editoriale. Formazione e aggiornamento professionale continuo, portato avanti dagli stessi frequentatori del master che diventano a loro volta dei divulgatori creando un circolo virtuoso.
«L’agricoltura si sta avvalendo del digitale molto più di quanto si pensi e la nostra è una fondazione che occupa le frontiere della modernità, quindi siamo particolarmente interessati ad approfondire questa materia e a far conoscere l’impegno del mondo agricolo sul digitale, oltre a sviluppare tecnologie sempre migliori per ottenere risultati superiori a costi più bassi». Così il presidente della fondazione Leonardo-Civiltà delle macchine ed ex presidente della Camera Luciano Violante ha motivato la vicinanza dell’ente al master.
«Siamo qui per imparare – ha aggiunto – dateci una mano a capire cosa possiamo fare per contribuire a una produzione alimentare più sostenibile anche con l’impiego di varietà ricavate dalle nuove tecniche di breeding. Bisogna sviluppare sinergie e collaborazioni tra fondazioni».
«Siamo da sempre impegnati nella formazione e nell’innovazione tant’è che abbiamo collaborazioni con molti atenei italiani – ha scandito l’amministratore delegato di Bonifiche Ferraresi Federico Vecchioni – ma nei prossimi cinque anni faremo ancora di più per la formazione: vogliamo creare un polo universitario di Bf anche per supportare il piano di sviluppo all’estero che ci vedrà presenti in 40 Paesi del mondo dagli attuali 15».
«Un’azienda come la nostra vive di innovazione quindi ha bisogno del vostro talento e delle conoscenze che il vostro mondo produce – ha detto rivolto agli studenti e ai docenti del master l’ad di Ibf Agronica Roberto Mancini – l’innovazione a volte è frutto del genio di qualcuno ma più spesso nasce da un lavoro di gruppo, noi contiamo proprio su questo».
A seguie gli autori delle tre migliori tesi di master della quarta edizione, Michele Anello, Lorenzo Ascari e Luigi Pinto, hanno illustrato i loro lavori (di cui trovate ampi riassunti nelle pagine seguenti ndr), ne hanno discusso con docenti ed esperti e sono stati premiati. Infine, inaugurazione dell’albo “alumni Master agricoltura di precisione” con la firma da parte degli ex studenti.
Il master
Il master in agricoltura di precisione è realizzato in collaborazione con le Università di Teramo, Firenze, della Tuscia e di Salerno, oltre a Cnr, Crea e Ibf Spa. Ciò consente di avvalersi di docenti esperti di fama nazionale e internazionale tra i più attivi nella ricerca e profondi conoscitori delle modalità di applicazione dell’agricoltura di precisione e digitale in Italia.
La didattica si svolge a distanza con registrazione delle lezioni sempre disponibili per gli studenti. Una formula che rende possibile la frequentazione del master senza bisogno di trasferirsi e anche a chi già lavora. Le esercitazioni pratiche e i tirocini si svolgono in alcune delle aziende agricole e fornitrici di tecnologie più all’avanguardia come Bonifiche Ferraresi, Maccarese, Arvatec, Unima Ferrara, Agronica, Sis, Cai, Kuhn, Hortus service e Valagro.
Per il futuro il master vedrà un consolidamento dell’attuale offerta formativa e un’integrazione con ulteriori competenze per favorire l’attività libero professionale e l’occupabilità di figure sempre più fondamentali per l’agricoltura italiana. L’università capofila della sesta edizione sarà Firenze, il coordinamento sarà affidato al professore di meccanica agraria Marco Vieri. Sono 86 gli studenti che finora hanno frequentato il master nelle quattro edizioni precedenti, più la quinta, tutt’ora in corso. Con la sesta si spera di superare quota cento.