Ha compiuto 60 anni proprio in occasione
dell'ultima Fiera di Cremona il quindicinale
Informatore Zootecnico, rivista per
allevatori pubblicata da Edagricole / New
Business Media. Sobri ma ben partecipati i
festeggiamenti: un brindisi al termine di una
tavola rotonda organizzata dalla stessa
rivista e incontri fra lettori e autori alla mostra
fotografica sull'evoluzione dello stesso
giornale allestita presso lo stand in fiera.
Provengono dalla mostra le quattro foto di
questo articolo, che mettono in evidenza lo
sviluppo della grafica della rivista, dal 1957
a oggi.
Ma alla Fiera del bovino da latte brindisi e
mostra non sono state le uniche occasioni
in cui l'Informatore Zootecnico ha conquistato
il centro della scena. Un incontro di grande
richiamo è stato anche quello della tavola rotonda.
Il tema in discussione era super specialistico:
le ultime innovazioni tecnologiche
in materia di “zootecnia di precisione”. Protagoniste sette delle principali ditte/industrie
operanti oggi in Italia in questo campo: Bellucci
Gea, Dinamica Generale, Enneeffe Boumatic,
Lely, Ptm, Sgariboldi, Tdm.
Non sono le uniche ditte che propongono
soluzioni per la zootecnia di precisione, per
esempio potremmo citare anche Interpuls,
Delaval e diverse altre, ma queste sette sono
quelle che hanno permesso di rendere denso
di contenuti l'incontro organizzato dall'Informatore
Zootecnico presentando le caratteristiche
dei propri dispositivi e dei propri sistemi
informatici.
La cosiddetta zootecnia di precisione, disciplina
chiamata anche Plf, “precision livestock
farming”, è un insieme di pratiche tecniche e
gestionali che hanno lo scopo di monitorare i
comportamenti e le performance della mandria,
e soprattutto anche dei singoli animali
allevati, per poter intervenire con prontezza e
appunto con “precisione” nel caso che qualche
animale mostrasse comportamenti fuori norma oppure apparisse in calore. Monitorare, s'intende, in modo automatizzato:
rilevando tramite collari pedometri lattometri webcam e altri
tipi di sensori l'attività degli animali; e affidando al computer aziendale
il compito di interpretare i dati così raccolti e di proporre all'allevatore
le più opportune contromisure. Proporgliele anche a distanza, tramite
smartphone o tablet.
Le ultime acquisizioni dell'informatica e della telematica permettono di
realizzare questi monitoraggi e di presentare i relativi alert con la massima
immediatezza e appunto precisione. Ed è proprio nell'ambito del
software zootecnico e in quello dei dispositivi di controllo degli animali
che le sette ditte citate hanno potuto arricchire le conoscenze tecniche
del pubblico con il proprio know how.
Quattro ditte su sette, in particolare, hanno messo in luce come questa
pur recente disciplina tecnica oggi possa compiere un ulteriore passo in
avanti applicandosi a una nuova problematica, quella dell'alimentazione
degli animali. I loro tecnici hanno sottolineato come i monitoraggi tipici
della Plf oggi possano estendersi anche alla compilazione della razione,
al controllo della quantità degli alimenti inseriti nel carro e addirittura
della loro qualità, al controllo delle dosi distribuite, al rilevamento delle
quantità non consumate... Con la complicità di dispositivi applicati ai
carri unifeed.