Primo insediamento, in Sicilia apre bando da 78 milioni

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Gli aspiranti imprenditori agricoli under 41 hanno tempo fino al 30 settembre 2024 per presentare la domanda di finanziamento che se accolta concede un premio di 50mila euro

C’è tempo fino al 30 settembre 2024 per partecipare al bando della misura SRE01 del Piano Strategico della Pac finalizzata a favorire in Sicilia il ricambio generazionale. Per l’insediamento dei giovani agricoltori (over 18 e under 41) ci sono disponibili 78 milioni di euro (per metà in quota Feasr) per erogare un premio forfettario in conto capitale di 50mila euro. Il 2% del plafond è destinato alle domande presentate dai candidati che risiedono nelle isole minori.

Il premio è vincolato alla presentazione di un progetto di sviluppo dell'attività, sia in termini di modernizzazione che di nuovi approcci produttivi maggiormente sostenibili in termini ambientali e economici. Le domande di sostegno devono essere presentate attraverso il portale Sian, già accessibile per questa misura.

Il piano aziendale

Insieme alla domanda di sostegno il giovane under 41 dovrà presentare un piano aziendale che sarà poi valutato nel corso dell'istruttoria e che deve inquadrare la situazione di partenza dell’insediamento, l’idea imprenditoriale, le tappe essenziali che caratterizzano le attività e i tempi di attuazione, gli obiettivi e risultati che si intendono raggiungere. Il piano aziendale, per essere ammissibile, deve prevedere il compimento di minimo cinque interventi focalizzati su almeno tre degli obiettivi individuati come il focus principale delle nuove aziende giovanile. Ovvero sostenibilità economica ed ambientale, utilizzo delle Ict e individuazione dei mercati target.

Questa volta, a differenza di precedenti bandi simili a valere sulla programmazione 2014-2022, non sono ammessi insediamenti multipli. In ogni caso, qualora il giovane imprenditore che deve insediarsi - o che si è insediato per la prima volta da non oltre 24 mesi - sia socio di una qualsiasi forma di società deve averne il controllo effettivo. Circostanza soddisfatta se detiene una quota rilevante del capitale o partecipa al processo decisionale per quanto riguarda la gestione (anche finanziaria) della società o ancora provvede alla gestione corrente della società.

Competenza e produzione standard

Come in passato deve essere soddisfatto il requisito della competenza. Pertanto possono essere ammessi al beneficio i giovani laureati e diplomati in discipline agrarie e zootecniche. Chi possiede un diploma in altri ambiti deve frequentare un corso di formazione di 150 ore. Corso obbligatorio anche per i giovani in possesso di diploma di scuola secondaria di primo grado accompagnato da esperienza lavorativa di almeno tre anni nel settore agricolo.

Il bando a cui si fa riferimento adesso è una versione modificata e integrata rispetto a quella approvata il 31 agosto 2023. Una prima modifica fu adottata il 12 ottobre. Gli ultimi e definitivi aggiustamenti sono stati approvati il 16 maggio scorso.
Le finalità, così come specifica il bando modificato rispetto alla versione precedente in base alle indicazioni condivise con i rappresentanti del settore, includono l'incremento dell’occupazione, la parità di genere, l’inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle zone rurali.

Non sono ammessi al sostegno per il primo insediamento i giovani che si insediano in aziende con una “produzione standard” minore di ottomila euro se localizzate nelle isole minori e in zone svantaggiate e montane. Il limite minimo sale a diecimila euro in tutti gli altri casi. Niente premio ai giovani che intendono insediarsi in aziende agricole con produzione standard maggiore di 250mila euro.

I paletti per garantire il vero ricambio generazionale

Il bando che scade il 30 settembre, pone una serie di “paletti” per evitare gli escamotage già utilizzati nel passato per sfruttare una misura pensata con il preciso obiettivo del ricambio generazionale che invece non c’è stato, o non c’è stato in maniera totale. Quindi no a cessione di aziende tra coniugi e no anche al giovane che si insedia in un’azienda che deriva dal frazionamento di un’azienda familiare di proprietà di parenti o affini entro il secondo grado o da una suddivisione di una società in cui siano presenti, in qualità di soci e/o amministratori, parenti o affini entro il primo grado.

E qualora si sia in presenza di cessione di azienda che diventa oggetto di gestione societaria, i soggetti che hanno ceduto l’azienda (in parte o in toto) in cui si insedia il giovane agricoltore, non possono far parte, in nessun caso, della compagine societaria. Non appena il giovane agricoltore si è insediato, i parenti entro il secondo grado di parentela, o il primo di affinità, che hanno ceduto l’azienda, non dovranno più esercitare alcuna attività agricola.

Primo insediamento, in Sicilia apre bando da 78 milioni - Ultima modifica: 2024-05-29T16:08:33+02:00 da Simone Martarello

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