Cereali foraggeri, spinte ribassiste sulle piazze

alimentazione zootecnica
Secondo le rilevazioni Bmti scendono orzo, sorgo e grano tenero. Anche la soia registra un calo per la seconda settimana consecutiva

Nel comparto dei cereali foraggeri sembra che il mercato si trovi attualmente in uno stato di "assenza di pretese", caratterizzato da un ridotto volume di scambi. Prezzi in calo questa settimana, rispetto alla scorsa, per l’orzo, il sorgo e i teneri. La soia diminuisce per la seconda settimana consecutiva, influenzata dai ribassi del mercato globale, dovuti alle conferme dei dati Usda sui raccolti. Restano invariate le quotazioni delle farine di soia, colza e girasole, mentre si registrano ulteriori cali per la farina di girasole proteico.

Grano tenero, la discesa continua

La terza settimana dell’anno ha evidenziato dei ribassi nel comparto dei cereali foraggeri, dovuti al limitato volume di scambi a livello nazionale e comunitario. A Bologna, il frumento ad uso zootecnico registra un calo di 6 €/t rispetto alla settimana precedente (228-234 €/t franco arrivo), con la variazione annuale che si attenua leggermente, attestandosi al -28%.

Orzo pesante in flessione

Per i cereali minori l'orzo nazionale leggero rimane ancora stabile, mentre l'orzo pesante registra un calo con un prezzo di 4 €/t (215-220 €/t).

Leggera riduzione per il sorgo

Il sorgo cede 1 €/t e si attesta a un prezzo di 197-202 €/t, con una riduzione su base annua pari ad oltre il 40% rispetto al 2023.

Soia, le stime sulla produzione fanno scendere i prezzi

Dai mercati internazionali giungono conferme dei segnali ribassisti della settimana precedente per la soia, nonostante il lieve rafforzamento dell'euro sul dollaro. Gli ultimi dati dell'Usda confermano le cifre sulla produzione in Brasile e indicano una stima di raccolto superiore alle attese per la soia americana. Alla Borsa di Chicago, le quotazioni dei futures della soia hanno registrato un calo del -5% rispetto all'inizio del mese, attestandosi a 1.213 centesimi di dollaro per bushel. A Bologna, si segnala un decremento di -5 €/t per la soia estera rispetto alla settimana precedente, con un prezzo che si attesta su 475-489 €/t. Sull'onda dei ribassi provenienti dai mercati esteri, il seme di soia di origine nazionale ha registrato una diminuzione di -4 €/t, con un prezzo di 457-462 €/t (franco partenza). La variazione annuale si amplia ora al -16% rispetto a gennaio 2023.

Farina di soia stabile

Rimane stabile la farina di soia proteica ogm, che conferma il prezzo della settimana precedente (554-556 €/t), mentre la variazione su base annua si attesta al -11%. I futures della farina di soia alla Borsa di Chicago registrano un lieve aumento dell’1,5% rispetto alla settimana precedente, con il prezzo su 356,5 $/t.

Farina di colza di girasole senza variazioni

La settimana conferma i valori per la farina di colza (365-370 €/t) e per la farina di girasole integrale (190-195 €/t), con variazioni annuali rispettivamente del -6% e del -39%. Si nota un ulteriore calo per la farina di girasole proteico, anche per una maggiore disponibilità: -3 €/t rispetto alla settimana precedente, con un prezzo che si attesta su 342-347 €/t (-10% rispetto a gennaio 2023).

Leggi i prezzi dei cereali foraggeri e delle materie prime zootecniche nella settimana dal 15 al 20 gennaio 2024

Cereali foraggeri, spinte ribassiste sulle piazze - Ultima modifica: 2024-01-22T19:58:35+01:00 da Redazione Terra e Vita

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