Un software per preservare la purezza genetica delle sementi

Sistema messo a punto da Assosementi con il contributo della Regione Emilia-Romagna presentato a Macfrut Digital. Importante soprattutto per le specie a impollinazione incrociata come la barbabietola da zucchero

Sapere in tempo reale se un terreno dedicato alla moltiplicazione delle sementi è a distanza sufficiente da altri utilizzati allo stesso scopo, per scongiurare la possibilità di inquinamenti genetici. Da oggi è possibile grazie a un software di georeferenziazione messo a punto da Assosementi con Agronica Srl e il supporto della Regione Emilia-Romagna. Il progetto "Mappatura delle sementi" è stato presento a Macfrut Digital. Uno strumento pensato soprattutto per orticole e barbabietola da zucchero.

Purezza genetica per la qualità del seme

La purezza genetica di un seme è uno dei parametri principali che ne determina la qualità e per garantirla è necessario prevedere un isolamento spaziale per evitare contaminazioni indesiderate. La verifica delle distanze fra le coltivazioni sementiere, soprattutto per le specie a impollinazione incrociata, è quindi indispensabile.

Con il suo progetto, Assosementi mette a disposizione un software che consente la mappatura delle colture da seme attraverso la georeferenziazione degli appezzamenti. Il programma, oltre a consentire in tempo reale il rilevamento delle possibili interferenze fra le diverse coltivazioni, permette una gestione delle successioni colturali nel tempo favorendo l’attuazione di corrette rotazioni agronomiche.

Il software messo a punto dall'azienda cesenate serve anche per gestire le rotazioni, molto importanti per le colture da seme. Grazie ai dati raccolti è in grado di fornire informazioni precise su quando è possibile tornare su un terreno con la stessa coltura. Ma non solo. L'implementazione delle funzioni prevede che il sistema diventi una sorta di Dss in grado di informare gli agricoltori quando è necessario irrigare o eseguire trattamenti fitosanitari.

sementi

Distanze, servono norme specifiche in tutta Italia

«Si tratta di un esempio di gestione partecipata del territorio sviluppato con il supporto della Regione Emilia-Romagna che dal punto di vista tecnico può essere esteso all’intero territorio nazionale – ha dichiarato il presidente Sezione Ortive Assosementi Roberto Morelato –. Per offrire tutte le garanzie necessarie, il programma deve però fare riferimento ad un impianto normativo che assicuri il trasferimento sul territorio delle informazioni fornite dal programma».

In Emilia-Romagna, così come nelle Marche e in Umbria, da anni esistono su norme ad hoc che valorizzano il territorio e le produzioni sementiere. «Visto che le produzioni sementiere si effettuano praticamente su tutto il territorio nazionale – precisa Morelato – auspichiamo che anche in altre regioni, o meglio, su tutto il territorio nazionale, presto possano essere adottati analoghi dispositivi normativi per qualificare ulteriormente le sementi italiane nel mondo».

Moltiplicazione delle sementi, Italia leader mondiale

Sono oltre 235.000 gli ettari dedicati destinati alla moltiplicazione delle sementi agrarie e ortive in Italia, la seconda superficie per estensione a livello europeo. «Il nostro Paese è storicamente tra i leader mondiali di questo settore – sottolinea Morelato – perché in grado di garantire prodotti di grande qualità. Con questo progetto i produttori possono contare anche sulla tecnologia digitale come preziosa alleata».

Per quanto riguarda le sementi orticole, un'indagine condotta da Assosementi tra le proprie aderenti per l’anno 2018 evidenzia che la produzione delle sementi orticole ha interessato circa 13.000 ettari, mentre se si considerano anche le specie aromatiche, la superficie ha superato complessivamente i 19.000 ettari. A livello di specie, le principali colture da seme in Italia si confermano cicoria/radicchio, ravanello e cipolla. A livello territoriale, Emilia-Romagna, Marche e Puglia si confermano le regioni leader nel panorama sementiero orticolo della moltiplicazione.

Un software per preservare la purezza genetica delle sementi - Ultima modifica: 2020-09-08T12:40:15+02:00 da Simone Martarello

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