Anticipo di una settimana rispetto al 2021, calo della produzione di almeno il 15% a causa della siccità e delle temperature oltre i 40 gradi, qualità ottima. Appaiono questi, per Coldiretti Puglia, i tratti distintivi della vendemmia 2022 in Puglia, come è emerso dai primi tagli di Negroamaro (base spumante) e di Chardonnay in una realtà produttiva pienamente rappresentativa della Puglia vitivinicola, la cooperativa Cantine Due Palme di Cellino San Marco (Br).
In Puglia vendemmia di ottima qualità
Quest’anno la produzione regionale, sottolinea Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia, è stimata in calo del 15%, per un quantitativo di circa 8,5 milioni di ettolitri, anche se molto può ancora dipendere sia dall’evoluzione delle temperature che influiscono sulla maturazione sia dall’andamento climatico delle prossime settimane.
«Certo è, tuttavia, che in Puglia si profila un’annata di ottima qualità. In Salento, nelle provincie di Lecce, Brindisi e Taranto, lo stress dovuto ai picchi prolungati di alte temperature sta portando a scompensi nella maturazione delle uve con un anticipo dell’epoca vendemmiale. I vigneti in terreni forti e con un carico di uva non eccessivo sono al limite dello stress idrico, esito ormai ben manifesto in terreni marginali o sciolti condotti in asciutto, con quantità in evidente calo.
Anche nelle province di Bari e Foggia si riscontrano gli effetti di forti stress idrici e un’anticipazione della raccolta, oltre ai danni causati in alcuni vigneti, a macchia di leopardo, da grandinate. Ma queste annate non piovose garantiscono sempre una qualità di alto livello».
La Puglia si confermerà secondo produttore di vino
Nonostante il calo produttivo stimato, la Puglia, rileva Piccioni, si confermerà secondo produttore di vino a livello nazionale e con 38 vini Dop e Igp al quinto posto della classifica nazionale dei prodotti certificati. «In Puglia il settore vitivinicolo vale 407 milioni di euro. Questa regione ha registrato negli ultimi anni un grande successo dei vini rossi e in particolare dei vini rosati. I rosati, con oltre 1 milione di bottiglie l’anno, rappresentano il 40% della produzione nazionale totale: quasi due bottiglie su quattro di rosé “Made in Italy” sono pugliesi».