Con il termine “oziorrinco” si indica una famiglia di coleotteri curculionidi di interesse agrario, ornamentale e forestale. Si tratta di specie polifaghe ampiamente diffuse in buona parte dell’Europa centrale e meridionale, compresa l’Italia e nel Nord Africa, caratterizzate da ciclo biologico simile.
L’oziorrinco compie una generazione all’anno e sverna come larva di diversa età nel terreno. Durante l’inverno, pur con grande lentezza, la crescita delle larve continua fino alla maturità e all’impupamento all’interno di una celletta nel terreno. I primi adulti appaiono a partire dai metà maggio, dopo circa un mese dall’impupamento, ma la fuoriuscita continua per tutto giugno. La popolazione adulta è rappresentata quasi esclusivamente da femmine partenogenetiche che ovidepongono in tempi successivi, alla base delle piante. L’attività trofica continua per tutta l’estate mentre la deposizione comincia a fine agosto e si protrae per tutto il mese di settembre.
Gli adulti sono attivi durante le ore notturne mentre rimangono nascosti nel terreno durante il giorno e nelle ore più calde. Essi sono generalmente di colore bruno nerastro a volte tendente al rosso con antenne genicolate. Con la loro attività trofica gli adulti di oziorrinco provocano caratteristiche erosioni a forma di mezzaluna sui margini delle foglie, limitando la superficie che la pianta ha a disposizione per la fotosintesi.
Il danno maggiore però è provocato dalle larve che si nutrono a spese degli organi ipogei. Le larve più giovani attaccano le radichette mentre quelle più sviluppate, colpiscono anche le radici più grosse ed il colletto provocando un minore accrescimento delle piante colpite che, alla ripresa vegetativa, possono anche disseccarsi.
Le specie maggiormente diffuse nel nord Italia sono Otiorrhynchus rugosustriatus e O. sulcatus dannose a molte rosacee (ad es. la fragola ed il lampone) ma anche ad altre piante di interesse agrario e ornamentale (ciclamini, primule, begonie). Si tratta di specie che sono frequentemente dannose alle piante in vivaio. Le giovani piante da frutto, ad esempio, possono essere danneggiate dagli adulti di alcune specie di oziorrinco che, di notte, salgono sulle piante accecando le gemme e compiendo le caratteristiche erosioni a manicotto su porzioni corticali del fusto. Questi attacchi sono particolarmente pericolosi per gli innesti a “gemma dormiente”.
Nei vivai di piante ornamentali l’oziorrinco risulta particolarmente pericoloso alle coltivazioni in vaso, perché le larve terricole trovano condizioni ottimali di sviluppo nei substrati dei contenitori. In genere, all’approssimarsi dell’inverno, le larve tendono ad approfondirsi rallentando la loro attività trofica, mentre in primavera tendono ad impuparsi all’interno dei vasi ma in prossimità delle pareti.