La Regione Campania ha pubblicato l’avviso per risarcire gli allevatori del settore bufalino colpiti dalla brucellosi. Sono stati stanziati sette milioni di euro a favore del comparto, che saranno destinati in via prioritaria tra gli imprenditori della provincia di Caserta. La Regione indennizza gli allevatori colpiti dagli abbattimenti dei capi e riconosce un ristoro, pari a 365 euro per capo abbattuto, per la perdita di reddito dovuta alla mancata produzione e commercializzazione del latte. Il risarcimento si applica per tutti i capi a partire dai 18 mesi di età.
Si tratta di una manovra dell’Assessorato all’Agricoltura guidato da Nicola Caputo, varata di concerto con il Presidente della Giunta regionale Vincenzo De Luca. L’annuncio è arrivato a margine dell’aggiornamento licenziato dall’assessorato sulla situazione della brucellosi in Campania, che evidenzia una significativa riduzione dell’incidenza della malattia negli ultimi mesi. Un dato confortante non solo per il comparto di punta dell’agroalimentare campano, ma anche per l’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno, che monitora accanto al pool di esperti del quartier generale, l’andamento del piano di eradicazione regionale.
L’avviso è rivolto alle piccole e medie imprese bufaline, che entro il 3 dicembre 2024 potranno presentare istanza di risarcimento. La nota della Regione informa inoltre che non vi sarà alcun tetto agli aiuti erogabili per singola azienda e grazie alla semplificazione, saranno assicurati tempi rapidi di istruttoria delle istanze e di erogazione dei contributi.
Come chiarito dall’assessore Caputo, le risorse stanziate sono interamente a carico della finanza regionale. L’avviso è stato emanato in base alle regole sugli aiuti di Stato in regime di esenzione, pertanto, riguarda esclusivamente gli abbattimenti registrati nell’anno in corso e nei due anni precedenti, in ottemperanza a quanto previsto dai Regolamenti Europei vigenti.
Nuovo avviso per gli abbattimenti fatti prima del 2022
Per quanto riguarda gli abbattimenti registrati negli anni precedenti al 2022, sarà pubblicato un nuovo Avviso nei primi mesi del 2025 che riguarderà tutte le annualità a partire dalla data di avvio del Piano di eradicazione nel 2017 e fino al 2021, e sarà attuato secondo le regole del de minimis che, peraltro, a breve potrebbe essere aumentato a 38.000 euro.
La Regione divulga dati confortanti. Caputo sottolinea che il numero dei focolai del casertano è diminuito «considerando che a giugno erano ancora 54 e ora sono 28. Dati che confermano anche la maggiore presenza del batterio della brucella nel Casertano, dove ci sono le uniche 4 aree cluster individuate dalla Regione. Diminuiscono anche le macellazioni dei capi bufalini, una riduzione tanto invocata dai nostri allevatori che ci fa ben sperare anche per la tutela del nostro straordinario patrimonio bufalino».
I segnali di eradicazione della malattia arrivano anche al termine delle opere di bonifica dei canali agricoli, fondamentali per garantire la salubrità del territorio dove vengono allevate le bufale e rendere meno agevole la diffusione del batterio.