Ha contrastato con coraggio l'oltraggio al territorio di una
corsa sfrenata alle energie rinnovabili a tutti i costi che ha già procurato danni enormi in alcune aree della Puglia,
ed è riuscita a dare nuova vita ad un'antica masseria del
'600 che ha la peculiarità, forse unica, di dominare dall'alto di una collina dieci
ettari di vigneto tutti raccolti in un unico magico rettangolo verde e il mare
cristallino di Campomarino di Maruggio, famoso per le sue dune.
Alessia Perrucci
ha acquistato Le Fabriche a Torricella di Maruggio (TA) nel 2000 e da qual
momento non ha mai cessato di innovare, con l'obiettivo di legare l'ospitalità
di charme ai prodotti di eccellenza del suo territorio.
Con un mirabile restauro conservativo ha riportato gli
edifici agli antichi splendori, aggiungendo all'interno dell'oliveto e del
vigneto piccole costruzioni molto tecnologiche ma ad impatto ambientale zero
che costituiscono un piccolo nucleo di suite per gli ospiti dell'agriturismo
alla ricerca della più assoluta tranquillità.
Contemporaneamente Alessia
dedica grande attenzione alla terra: nel vigneto con i nuovi impianti a
spalliera, che si affiancano alle piante più antiche, dove al Primitivo, al Negramaro
e al Malvasia nero si affianca un ettaro
che ospita ben 200 selezioni diverse di Aglianico.
“ E' un progetto nato
in collaborazione con l'istituto di viticoltura dell'università di Milano che
ha per obiettivo la creazione di un vino completamente nuovo costituito per il
90% da uve di Aglianico e per il 10% di
Primitivo.” Nasce così Emmaus, un vino già premiato nel 2005 proveniente dalla
vinificazione di uve provenienti da vitigni agli antipodi: uno tardivo e
l'altro precoce, uno che imprime grande struttura al vino e l'altro che porta
le note di fruttato. Grande attenzione ai dettagli, spirito imprenditoriale,
fantasia e così si traccia una nuova
strada enologica e di ospitalità foriera di grandi soddisfazioni.
Altra sfida vinta da Alessia Perrucci è la coltivazione al
100% in biologico delle uve, grazie ad un costante monitoraggio dei grappoli e
ad un clima avaro di precipitazioni e mitigato dalle brezze salmastre del mare,
che è a pochi passi dalla Masseria. Rame e zolfo le uniche armi per contrastare
i rari parassiti, seguendo una filosofia di vita che cerca di premiare ovunque
la naturalità.
Sei ettari di oliveto, con piante secolari di varietà
autoctone come Cellina ed Ogliarola che vengono raccolte precocemente evitando
la caduta a terra delle drupe mettono in bottiglia Olivaro, l'extra vergine delle Fabriche con un aroma
molto delicato grazie al perfetto equilibrio tra i vari componenti più nobili.
Davvero un luogo magico e senza tempo dove l'agricoltura finalmente può
mostrare ai cittadini tutto il meglio di sé.