Si chiama “International doctoral program initiative” il programma internazionale di alta formazione della Fondazione Edmund Mach (Fem), che attualmente vede iscritti 46 dottorandi provenienti da tutto il mondo, dal Pakistan al Libano, passando per Cina e Montenegro e che intende offrire ai giovani ricercatori un’esperienza formativa unica per opportunità e valore scientifico.
Gli studi dei giovani ricercatori, che coprono diversi ambiti di interesse della Fondazione, dalla qualità alimentare e nutrizione, alla biodiversità ed ecologia molecolare, agli agroecosistemi sostenibili e biorisorse, passando per la genomica e la biologia delle piante da frutto, sono stati presentati dagli stessi in occasione della cerimonia “Phd Welcome day”, organizzata il giorno 24 gennaio al Palazzo della Ricerca e della Conoscenza di San Michele all’Adige per dare il benvenuto a 18 nuovi dottorati.
L’apertura della cerimonia è stata affidata al presidente della Fondazione Edmund Mach, Andrea Segrè. “Questa importante iniziativa, che permetteva ai dottorandi dei diversi atenei con cui Fem collaborava di vivere un’esperienza formativa unica per opportunità e valore scientifico, proseguirà ora nel nuovo corso di dottorato in convenzione con l’Università degli studi di Trento attraverso il Centro congiunto Agricoltura Alimenti Ambiente. Il dottorato, che è l’ultimo tassello nel percorso di formazione di un ricercatore, sarà fucina di menti brillanti e contribuirà in modo importante all'apertura internazionale e alla creazione di un network di grande spessore”.
“La Fondazione Mach è il primo centro One Health in Italia; in questa veste promuoviamo il concetto di salute come motore di sviluppo economico. Il nostro motto è ‘Trentino terra della salute’ e le ricerche che vengono condotte negli ambiti dell’agricoltura, dell’alimentazione e dell’ambiente, anche a livello di dottorato, seguono tutte questo filo conduttore”, ha sottolineato la dirigente del Centro Ricerca e Innovazione, Annapaola Rizzoli. Tra gli argomenti di studio dei giovani ricercatori c’è lo sviluppo del paesaggio trentino, gli effetti del lievito naturale sulla salute, le strategie di controllo della cimice asiatica e l’analisi sensoriale dei prodotti a basso contenuto di lattosio, ma anche l’origine genetica della razza Rendena e la difesa delle piante con prodotti naturali a base di zucchero. Inoltre saranno oggetto di tesi anche l’analisi delle torbiere e nuclei di ghiaccio, la modellazione fine su scala spaziale del paesaggio forestale trentino e l’impatto dei polifenoli dei mirtilli sulla salute umana.
I 46 studenti di dottorato – 18 iscritti al primo anno, 22 al secondo e 6 al terzo - provengono da diverse parti del mondo: Pakistan, Cina, India, Libano, Tunisia, Montenegro, Ungheria, Spagna, Romania, Slovenia e Francia. Dalla sua costituzione nel 2012, l’iniziativa di formazione di giovani ricercatori ospitata alla Fondazione Mach si è basta su una solida rete di collaborazione internazionale con prestigiose università, tra i quali la Harvard University, la Oxford University e la Wageningen University, in collaborazione con numerosi enti di ricerca e realtà del settore privato. Negli ultimi anni sono state attivate circa 160 borse di studio, parzialmente co-finanziate da aziende che hanno anche ospitato i dottorandi nei loro laboratori. Il successo dell’iniziativa è confermato dalla percentuale di occupazione al termine dei tre anni: l’80% degli studenti che hanno conseguito il titolo sono impiegati in enti accademici e privati prestigiosi.