Nel pomeriggio del 26 settembre il Consiglio Agricoltura & Pesca, convocato sotto la presidenza del ministro dell’agricoltura ceco Zdeněk Nekula, ha affrontato il tema del regolamento sugli usi sostenibili.
Ne avevamo parlato qui:
Taglia-agrofarmaci, 10 Paesi Ue chiedono una pausa di riflessione
Un fronte più largo
Un fronte di 17 Stati membri ha approvato il “no paper” sostenuto dalla Polonia e da altri 9 Paesi e che chiede alla Commissione Ue un'analisi di impatto extra su un provvedimento che impone una forte riduzione dei prodotti fitosanitari, per tenere conto del rischio di forte calo della produzione agricola europea in un momento in cui si chiede agli agricoltori europei di produrre di più.
«L'iniziativa del Consiglio agricoltura – spiega Paolo De Castro - è speculare a quanto la Commissione agricoltura del Parlamento europeo ha dichiarato al Consiglio informale con le parole del presidente Norbert Lins». «Solo un'iniziativa comune di Parlamento e Consiglio Ue può fermare questa scellerata proposta della Commissione».
Patuanelli: «Senza reciprocità si rischia di vanificare l'impegno sulla sicurezza»
Nel fronte dei 17 Paesi che hanno sostenuto il No paper c’è anche l’Italia. Il ministro Stefano Patuanelli nel suo intervento ha sottolineato la necessità di un’analisi approfondita sulla reciprocità rispetto alle importazioni da Paesi terzi per evitare che un impianto normativo fortemente vincolante non si traduca in un effetto depressivo per i produttori agricoli europei, con la conseguenza di vanificare il giusto impegno della Commissione in favore della sicurezza alimentare.
La Germania in minoranza
Preoccupazioni che sono condivise anche da Spagna e Francia, che si sono aggiunte al fronte dei Paesi che chiedono un'ulteriore valutazione d'impatto, ma non dalla Germania.
Nel suo intervento il ministro tedesco Cem Özdemir ha infatti chiesto alcune specifiche modifiche al testo elaborato dalla Commissione, senza però ritenere necessario un "supplemento di indagine" sui suoi effetti economici sui produttori.