Melanzane resistenti alle malattie vascolari

Sintomi di tracheoverticillosi su melanzana
Varietà resistenti, innesto su piede resistente, utilizzo di funghi antagonisti. Sono le uniche possibilità per affrontare la tracheoverticilliosi e le altre tracheomicosi della melanzana

La tracheoverticillosi rappresenta per la melanzana una malattia assai grave e diffusa in tutte le aree di coltivazione della solanacea.

Come si manifesta

I sintomi sono quelli tipici delle tracheomicosi, ovvero quel gruppo di malattie delle piante provocate da agenti fungini che colpiscono i sistemi di distribuzione linfatici.

Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita

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Nei decorsi più graduali della malattia si ha una leggera clorosi delle foglie più vecchie, successivamente le manifestazioni si diffondono alle foglie più alte ed i tessuti alterati avvizziscono su aree più o meno diffuse del lembo. Nei decorsi acuti gli avvizzimenti localizzati o diffusi del lembo fogliare sono assai rapidi e la pianta finisce per morire. L’apparato radicale è più ridotto del normale e sezioni del fusto mostrano imbrunimenti a livello dei vasi legnosi, spesso fino a metà dell’altezza della pianta.

Due specie di Verticillium

Fra le due specie di Verticillium, certamente la più diffusa è Verticillium dalhiae, in grado di svilupparsi a temperatura di 23-25 °C e produrre strutture microscleroziali che persistono a lungo nel terreno anche a notevole profondità e in condizioni ambientali avverse. La disseminazione dei germi patogeni può avvenire ad opera dell’acqua, di vettori animali o per impiego di terreno contaminato o di piante infette.

La strategia

La lotta contro Verticillium dalhiae è molto problematica proprio perché l’elevata capacità di sopravvivenza del patogeno può rendere inefficaci anche le ampie rotazioni colturali. Sono pertanto da privilegiare il ricorso alla coltivazione di varietà resistenti o tolleranti alla malattia e alla tecnica dell’innesto su piede resistente. La lotta biologica può essere condotta mediante un preparato a base di Trichoderma asperellum ceppo Icco + Trichoderma gamsii ceppo Icco80 alla dose di 2,5 kg/ha in due trattamenti, il primo dei quali in pre-trapianto ed il successivo in post-trapianto. Sebbene non inserito nei DPI, il preparato a base di Tiofanato metile è registrato su melanzana e può essere impiegato alla dose di 1,7 l/ha in post-trapianto, dopo 10-14 giorni e in pre-raccolta.

Melanzane resistenti alle malattie vascolari - Ultima modifica: 2019-07-16T08:38:14+02:00 da K4

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