La cancrena pedale è la malattia più temibile per il peperone in tutti gli stadi di sviluppo. Colpisce solitamente l’apparato radicale, la zona del colletto e la base del fusto, ma in alcuni casi anche tutti gli organi aerei.
Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita
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I sintomi
A livello del colletto e delle radici i tessuti colpiti sono soggetti a processi di
disorganizzazione e di marcescenza, mentre sul fusto la malattia provoca la comparsa di aree depresse e livide. L’apparato vegetativo può avvizzire tanto più velocemente quanto più mature sono le piante e più elevata è la temperatura.
Caldo e ristagni idrici
L’agente causale della malattia è l’oomicete Phytophthora capsici la cui attività vegetativa è fortemente favorita dall’elevata umidità del terreno, da ristagni d’acqua e temperatura prossima ai 28 °C.
Seme sano
Per il trapianto assume un’importanza fondamentale l’impiego di materiale ottenuto da seme sano fatto germinare su terriccio adeguatamente disinfettato e irrigato con acque non contaminate. Inoltre occorre necessariamente adottare rotazioni colturali sufficientemente lunghe (5-7 anni).
Piede resistente
Tra le misure agronomiche l’innesto di cultivar su piede resistente è in fase di espansione, anche se il peperone risulta la specie meno innestata fra le solanacee.
Antagonisti fungini
La lotta biologica contro il patogeno può essere condotta con il preparato a base di Trichoderma asperellum ceppo Icco + Trichoderma gamsii ceppo Icco80 alla dose di 2,5 kg/ha in due trattamenti, il primo in pre-trapianto, il successivo in post-trapianto.
Formulati registrati
I Dpi ammettono pure l’impiego dei preparati a base di Fosetil-Al+Propamocarb o di Metalaxyl-m, in pre-trapianto e a distanza di 20 giorni.