Le possibili strategie contro la mosca delle olive

mosca delle olive
Esiti dell’attacco della mosca su oliva da mensa
Cambia il clima e gli attacchi del fitofago numero uno dell'olivo possono diventare difficili da contenere. Metodi e soluzioni per proteggere la qualità delle produzioni

La mosca delle olive è presente in Italia in tutti gli areali olivicoli tranne nelle aree caratterizzate da maggiore altitudine dove il fattore termico non consente lo sviluppo del fitofago. Il numero di generazioni che la mosca può completare nell’anno varia da 1 fino a 4-5 in zone con temperature medie annue elevate.

Fattore clima

La gravità dell’infestazione è strettamente legata alle condizioni climatiche. In particolare le condizioni miti e umide, con moderate escursioni termiche giorno-notte, sono favorevoli alla mosca, mentre i climi con forti escursioni termiche e i periodi caldi e secchi estivi ostacolano lo sviluppo del parassita.

L’attacco della mosca arreca notevoli danni economici per via del valore che la polpa ha in termini di qualità e quantità di olio o per la produzione di olive da mensa. Peraltro fino a quando la larva non pratica il foro di uscita la degradazione dei componenti della polpa è molto limitata, tuttavia l’azione della larva accelera la maturazione e anticipa la cascola della drupa.

Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita

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Lotta biologica

Le numerose e ripetute prove di lotta biologica effettuate rilasciando nell’agrosistema oliveto alcuni parassitoidi con metodi inoculativi o inondativi non hanno fornito risultati soddisfacenti. Inoltre l’utilizzo del formulato a base di Beauveria bassiana non ha trovato largo riscontro applicativo.

Prodotti repellenti

Il caolino maschera fisicamente la chiome e agisce come deterrente nei confronti delle femmine, i sali di rame inibiscono la popolazione batterica sul filloplano e interferiscono negativamente sulla simbiosi batterica di cui le larve della mosca si avvalgono per i processi digestivi.

I limiti di questi mezzi di lotta sono gli alti dosaggi, i notevoli volumi di acqua richiesti per la loro distribuzione e l’efficacia protettiva relativamente modesta. Inoltre per i composti a base di rame non è trascurabile il limite massimo del loro impiego imposto dalla legislazione vigente.

Strategie agronomiche

Con la raccolta anticipata, anche di uno o due mesi rispetto all’epoca tradizionale, e l’estrazione dell’olio entro 24 ore è possibile minimizzare gli effetti negativi prodotti dalla mosca nelle annate e nelle zone in cui le infestazioni intense sono tardive.

Lotta adulticida e larvicida

La lotta adulticida si prefigge l’uccisione degli adulti della mosca, prevenendo l’attacco sulle drupe. Si realizza con l’irrorazione di esche avvelenate su parte della chioma o con dispositivi di vario tipo (trappole) da collocare sulle piante. In entrambi i casi gli adulti vengono attratti da varie sostanze sulla chioma dell’olivo o nelle trappole e rimangono uccisi dagli insetticidi mescolati all’esca distribuita sulla pianta o impregnati nei dispositivi “attract and kill”.

È la metodologia di lotta maggiormente praticata nell’olivicoltura tradizionale. Le giovani larve vengono uccise grazie all’utilizzo di preparati insetticidi ammessi dai Dpi a base di dimetoato, fosmet o acetamiprid.

I trattamenti larvicidi vanno eseguiti quando l’infestazione delle drupe supera la soglia d’intervento: presenza delle prime punture fertili per le olive da mensa e 10-15% di infestazione attiva (sommatoria di uova e larve di I e II età) per quelle da olio.


Il monitoraggio delle infestazioni

Il monitoraggio degli adulti può essere realizzato con trappole a feromone che catturano i maschi, cromotropiche di colore giallo che catturano entrambi i sessi e chemioattrattive di vario tipo.

Purtroppo, a causa di diversi fattori, quali la lunga vita degli adulti, la capacità di entrate in quiescenza riproduttiva e la variabile disponibilità di olive, le catture sono scarsamente correlate con i livelli di infestazione e possono soltanto costituire una soglia di allarme.

La metodologia più attendibile per valutare il rischio di infestazione consiste nel campionamento delle olive seguito dall’esame di quelle infestate al microscopio stereoscopico per rilevare la presenza degli stadi di sviluppo della mosca.


 

Le possibili strategie contro la mosca delle olive - Ultima modifica: 2019-07-31T07:38:37+02:00 da K4

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