Bufale e biogas.
L’assessorato regionale all’agricoltura annuncia un accordo di collaborazione tra la Regione e Eni per la realizzazione d’impianti per la produzione di biogas con utilizzo dei reflui provenienti dal comparto bufalino e apre un tavolo inter-istituzionale con le amministrazioni comunali dell’area cluster per la brucellosi per analizzare e discutere i progressi e le eventuali esigenze di implementazione delle attività a beneficio del settore bufalino.
Le proteste in corso
La Regione Campania risponde anche in questo modo all’ondata di proteste degli allevatori del casertano che chiedono la revisione del Piano regionale di eradicazione della brucellosi e conferma l’impegno a favorire interventi di biosicurezza per gli allevamenti, oltre ad accelerare le procedure di ristoro e indennizzo per il settore bufalino.
L’agitazione promossa dal Coordinamento Unitario in difesa del patrimonio bufalino si è spinta fino a inscenare un maestoso rito funebre, con il versamento “del latte e del sangue” delle migliaia di capi di bufale destinate ingiustamente al macello perché prive di segni clinici riconducibili alla brucellosi e TBC.
Leggi qui:
Il clamore destato sulla stampa nazionale e le pressioni degli allevatori hanno scosso l’opinione pubblica e impegnato le commissioni consiliari regionali Agricoltura e Sanità, oltre all’assessore Nicola Caputo, al presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero, e il vice governatore Fulvio Bonavitacola.
Caputo: «Il Piano ha accolto le istanze degli allevatori»
L’audizione avvenuta alla presenza dei due presidenti delle commissioni, Enzo Alaia per la Sanità e Francesco Borrelli per l’Agricoltura, ha coinvolto i rappresentanti di categoria, allevatori e portatori d’interesse. Oltre agli accademici, ricercatori e operatori del gruppo tecnico coinvolti per la stesura del piano.
Come ha ribadito l’assessore Caputo: «le azioni dimostrative sono sproporzionate, ma le stesse affermazioni ascoltate in aula sono anacronistiche rispetto al Piano oggi in essere, rivisto, esplicitato e modificato, laddove possibile come richiesto dagli allevatori, dopo l'ennesima campagna di ascolto».
«Le zoonosi richiedono massima cautela»
In aula, Caputo ha ribadito la posizione della Regione Campania e gli asset del piano di eradicazione della brucellosi, che contempla la vaccinazione, l’autocontrollo, il tempo di diagnostica e la trasparenza. Gli interventi istituzionali hanno evidenziato una sostanziale apertura al dialogo e al confronto con gli allevatori e i portatori di interesse.
«Ricordo a tutti che parliamo di zoonosi: malattie, cioè, trasmissibili all’uomo e che il rigore che si dovrà applicare dipende dalle norme e non da scelte discrezionali. Intanto è partita anche la convocazione del Comitato Trasparenza in cui ho voluto anche la presenza dell’Arma dei Carabinieri».
L’intesa tra Regione Campania ed Eni
Il vice presidente Bonavitacola intervenuto in qualità di assessore all’ambiente ha illustrato la collaborazione tra Eni e Regione «per sviluppare azioni comuni nel campo delle fonti rinnovabili e delle attività produttive ispirate ai principi della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare».
Dai reflui del comparto bufalino si produrrà gas. Eni ha manifestato la disponibilità di un concreto impegno per investimenti volti alla realizzazione d’impianti per la produzione di biogas con utilizzo dei reflui provenienti dal comparto bufalino. L’obiettivo dell’intesa è contribuire alla sostenibilità ambientale implementando la produzione di energia rinnovabile e biogas, garantendo “ad una filiera d’eccellenza dell’economia campana una sempre più elevata biosicurezza, con utilizzo delle più moderne tecnologie di settore».
Un percorso virtuoso di economia circolare
«L’approvazione del protocollo d’intesa - aggiunge Caputo - guarda ad un percorso di sviluppo del territorio nell’ottica dell’economia circolare, nella prospettiva di un futuro low carbon e basato sulla corretta gestione delle materie prime, degli scarti e dei rifiuti».
L’assessore campano indica come risolutivo il recupero energetico di scarti e reflui della filiera zootecnica e gli scarti del settore lattiero caseario per la produzione di biometano o di altre filiere agricole, fino ai rifiuti non riciclabili, per l’ottenimento di carburanti sostenibili.
«Sono previste anche attività di studio finalizzate alla valutazione della fattibilità tecnico-economica per la realizzazione sul territorio campano di impianti per la valorizzazione di matrici non riciclabili, reflui delle filiere zootecniche e scarti del settore latto-caseario per la produzione di biometano, tramite upgrading di biogas, da immettere nella rete del gas naturale di Snam Rete Gas S.p.A. per accedere agli incentivi previsti dalla normativa nazionale, con prioritaria attenzione all’area cluster individuata in allegati alla DGR n. 104/2022».
Anche su questa strategia potrà intervenire il Comitato Trasparenza ufficializzato dall’assessorato, per il dialogo e il confronto costante sul Piano regionale di eradicazione della brucellosi.
I componenti del Comitato Trasparenza
Ecco l’elenco:
- per Coldiretti Davide Letizia;
- per Confagricoltura Lazzaro Iemma;
- per CIA Guido Coppola;
- per Copagri Fabio Napoletano;
- per Agrocepi ed Acli terra Giuliano Cacciapuoti;
- per ARAC Davide Minicozzi;
- per Anasb Gabriele Di Vuolo;
- per Ris Bufala Enrico Migliaccio;
- per il Consorzio Tutela mozzarella di Bufala Campana Ettore Belelli.
La prima convocazione del Comitato dovrà discutere dell’analisi dei dati ufficiali alla base del Piano.