Il ministro de Micheli: «Via a infrastrutture strategiche per l’agroalimentare italiano»

Paola De MIcheli
Manutenzione strade, potenziamento ferrovie e piani per i porti. All’Assemblea dell'Alleanza delle cooperative il ministro racconta le azioni per attivare l’intermodalità in favore dell’agroalimentare italiano

Buche, guasti e ponti che crollano. La logistica italiana fa acqua da tutte le parti e se si passa dalle connessioni fisiche a quelle digitali la situazione non migliora. In questa situazione le aziende agricole e alimentari italiane viaggiano con il freno a mano tirato e faticano sempre di più a raggiungere i mercati esteri.

Gap da colmare

il talk show organizzato in occasione dell'assemblea di Alleanza delle cooperative. Da sinistra: Giorgio Mercuri, Roberto Ridolfi, il ministro Paola De Micheli, Micaela Cappellini de Il,Sole 24 Ore, Giuseppe L'Abbate, Giampaolo Buonfiglio del settore pesca dell'alleanza, Manlio Di Stefano

Giorgio Mercuri, presidente di Alleanza delle Cooperative ha approfittato della presenza all'Assemblea del ministro delle infrastrutture e trasporti Paola De Micheli per mettere sul tappeto un tema decisivo per il made in Italy. «Al di là degli attuali limiti del sistema – ha detto-, è necessario porre in essere una valorizzazione delle infrastrutture presenti e colmare i gap di accessibilità delle infrastrutture fisiche (di nodo e di rete, ridurre i limiti di accessibilità intermodale) e digitali (soprattutto nelle aree rurali)».

Il piano sulle infrastrutture strategiche

«Il Governo è attivo da 51 giorni – ha ricordato il ministro De Micheli – e sta procedendo all’allestimento di un piano sulle infrastrutture strategiche da realizzare».

«Questo non vuol dire che ci concentreremo sulle opere grandi, anche molte piccole e medie possono essere strategiche». La prima attenzione del ministro è rivolto al trasporto su rotaia. «Un ambito che, per i profili di sostenibilità, è particolarmente in linea con gli obiettivi di questo Governo». L’obiettivo del ministro è quello di fare sì che ogni capoluogo di provincia sia collegato almeno con una linea a doppio binario «Al Sud ci sono molte città importanti che sono collegate solo con binario singolo, e anche al Nord con sorpresa ho verificato che molte tratte importanti non sono elettrificate. Questo non è più sostenibile nel XXI secolo».

La risposta è «intermodalità»

Trasporto intermodale

Oggi la maggior parte delle merci agroalimentari viaggia su gomma. Il ministro auspica un aumento del trasporto intermodale («Intermodalità è la parte più importante della risposta che qui voglio dare a Mercuri») ma non trascura le strade per le quali ha annunciato un grande piano di manutenzione per porre fine ad una situazione in cui sempre più strade e viadotti sono inibite al traffico pesante per questioni di sicurezza. «Non bisogna poi sottovalutare i porti. Il trasporto via mare deve essere incentivato e la risposta si trova investendo nei porti più importanti».

La logistica è importante ma l’attenzione del ministero delle infrastrutture per l’agricoltura non si esaurisce con questo compito di servizio.

Piano invasi, 600 milioni in tre anni

L’emergenza climate change ha infatti coinvolto il dicastero di Paola De Micheli attraverso il “piano invasi” e il ministro ha annunciato al via di investimenti da 200 milioni l’anno per il 2020, 2021, 2022.

«Il quadro delle azioni – ha ribadito Mercuri - e degli interventi da implementare deve basarsi su di una visione complessiva e partecipativa ed è fondamentale creare una logica di sistema che vada oltre la presenza materiale di infrastrutture. Serve l’integrazione dei servizi a supporto delle reti, ma anche lo snellimento degli iter burocratici, il miglioramento del sistema logistico e l’interconnessione con i settori produttivi sono punti fondamentali del percorso da intraprendere».

Il ministro de Micheli: «Via a infrastrutture strategiche per l’agroalimentare italiano» - Ultima modifica: 2019-10-30T19:15:09+01:00 da Lorenzo Tosi

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